VERSO IL 2019

Centrodestra (forse) unito, ma ancora senza candidato

Il coordinatore di Forza Italia Zangrillo fa gli scongiuri: “Non vedo fratture qui in Piemonte”. E sugli aspiranti sfidanti di Chiamparino non si sbottona: “Magari emergerà una candidatura della società civile”. Tutto in alto mare, insomma

Se a livello nazionale sono tornati a volare gli stracci tra Berlusconi e Salvini, in Piemonte il clima nel centrodestra è sereno. “Non ci sono avvisaglie di crisi o fratture tra i componenti della coalizione”, assicura Paolo Zangrillo, neo coordinatore piemontese di Forza Italia. Che poi questa armonia sia apparenza e assomigli piuttosto a una calma piatta in attesa delle decisioni romane è un altro paio di maniche. Per ora, al fratello del medico del Cav. non resta che fare gli scongiuri e confidare nel rispetto degli accordi siglati il 20 settembre scorso a Palazzo Grazioli: un mese e mezzo fa, quasi un’era geologica di questi tempi vorticosi.

“Per le prossime regionali occorre convergere su una candidatura gradita ai tre alleati e che abbia l’esperienza e le competenze – ribadisce Zangrillo a margine della presentazione della manifestazione a favore della Torino-Lione, che Forza Italia promuove per sabato prossimo a Torino. “Dopo i contatti tra Berlusconi, FdI e Lega alle regionali si è deciso che si va avanti insieme e che il candidato lo esprimerà Forza Italia”. E i nomi che circolano sono i soliti: l’europarlamentare albese Alberto Cirio, la cui candidatura a questo punto pare assai meno blindata di come si è lasciato credere, e l’ex assessore regionale e neo deputata Claudia Porchietto, con qualche nemico in casa azzurra e nel Carroccio. Nulla, è ancora definito. “Dobbiamo fare una scelta – ha concluso Zangrillo – che rappresenti al meglio i nostri valori e che ci consenta di vincere. Se poi emergerà una candidatura forte dalla società civile, perché no?”. Tutto in alto mare, insomma.

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