LA SACRA RUOTA

Fca, a Mirafiori è emergenza

Esauriti gli ammortizzatori sociali per far ripartire lo storico stabilimento occorrono nuovi modelli. Anche Grugliasco attende novità dall’incontro della settimana prossima con i vertici del gruppo. Uliano (Fim): "Non bastano più gli annunci"

A Mirafiori ora è emergenza, gli ammortizzatori sono finiti e delle nuove produzioni promesse da Fca con il piano industriale presentato a giugno non c’è ombra. “I due siti torinesi, Mirafiori e Grugliasco, sono in difficoltà con un aumento delle ore dei contratti di solidarietà. Sono le emergenze maggiori per cui la comunicazione degli investimenti è fondamentale”, denuncia Ferdinando Uliano, segretario nazionale della Fim Cisl. Una situazione di incertezza che riguarda tutti gli stabilimenti italiani: Pomigliano, Melfi,  la reindustrializzazione di Pratola Serra con le strategie su elettrico, ibrido e diesel da definire per mettere in sicurezza anche Cento e Termoli. “È tutto il piano che deve essere implementato. Solo questa azione potrà invertire il trend che abbiamo riscontrato di riduzione dei volumi rispetto al 2017. Il 2018 è il primo anno con un segno negativo dopo quattro anni di crescita”.

Domande che i sindacati sperano di ricevere il 29 novembre quando a Torino è fissato l’incontro dei vertici aziendali con le organizzazioni firmatarie degli accordi (Fim Cisl, Uilm, Fismic e Associazione Quadri), replicato il giorno successivo con la sola Fiom. Ci sara' sicuramente Pietro Gorlier, nuovo responsabile delle attività europee del gruppo, mentre non è ancora chiaro se sarà presente l’amministratore delegato Mike Manley. “Ci sono grandi attese - spiega Gianluca Ficco, responsabile Auto della Uilm - perché alcuni stabilimenti, come Mirafiori, Pomigliano e la Maserati, hanno bisogno di conoscere i nuovi modelli e le date dell’inizio della loro produzione in quanto gli ammortizzatori sociali sono non molto lontani dalla scadenza”.

print_icon