Tav: donne del No, madamin vengano a informarsi da noi

Le donne No Tav invitano le sette madamin del Sì "che non si sono mai informate" a partecipare alla manifestazione dell'8 dicembre a Torino "per sentire di cosa parliamo" dal momento che "in 30 anni chi si è informato ha compreso e condiviso le nostre ragioni". L'appello è stato lanciato oggi nel corso di un incontro, nel capoluogo piemontese davanti a Palazzo Civico, in cui è stata promossa quella che sarà "una manifestazione del territorio". "Recentemente - è stato detto - le donne sono state chiamate in causa da parte delle forze che vogliono il Tav e adesso sembra che le uniche donne a rappresentare il futuro della nazione siano quelle che hanno contribuito a impoverirlo. Noi invece abbiamo a cuore il bene comune e non ci battiamo per interessi particolari". All'incontro erano presenti consigliere comunali e regionali M5s e amministratori locali della Valle di Susa. "Sono anni - afferma Loredana Bellone, sindaco di San Didero - che ci battiamo contro quest'opera dannosa. Ora non è più solo un problema della valle: c'è l'Italia che si sgretola sotto i nostri piedi e le risorse dovrebbero essere investite su questo. Noi non siamo contro le infrastrutture, ma cerchiamo di mettere i soldi dove effettivamente servono".

"Non siamo la risposta alle madamin Si Tav, loro sono diventate famose all'improvviso mentre noi ci battiamo da trent'anni e nessuno ci ha mai preso in considerazione". Così il gruppo di donne No Tav, che stamattina si sono ritrovate di fronte al municipio di Torino per presentare la manifestazione dell'8 dicembre contro la Torino-Lione. In piazza anche la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Francesca Frediani. "La nostra è una presenza costante, non c'è nulla di nuovo. Dopo la manifestazione a favore del Tav i media si sono finalmente interessati al tema e di questo siamo contenti". Sui possibili disordini che qualcuno teme, Frediani dice: "Come sempre porteremo bambini e nonni, è sempre stato così". "Rispetto alle donne del ì - aggiungono le manifestanti - noi ci informiamo da anni, abbiamo tecnici e ingegneri che sanno spiegare perché quest'opera non conviene. Invitiamo le madamin a partecipare al corteo dell'8 dicembre, capiranno quali sono i motivi che ci hanno spinto e ci spingono a difendere le nostre terre". In piazza anche Dana Lauriola, da anni vicina al Movimento No Tav. "In questi giorni gira la voce che ci saranno tante persone provenienti da altre città. E' una polemica inutile, accoglieremo altre delegazioni, è vero, ma il corteo sarà il solito, con una grande partecipazione dalla Val Susa e dal resto del territorio".

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