Immobiliare regge a virus, in ripresa il mattone in Piemonte

Il mercato immobiliare regge al virus. Dopo il lockdown, il mattone in Piemonte è in ripresa. "Nei mesi di maggio e giugno la domanda è in crescita, anche del 10%, rispetto al pre pandemia", spiega Paolo Papi, presidente di Fiaip Piemonte (Federazione italiana agenti immobiliari professionali). "A contribuire allo slancio, ci sono le trattative lasciate in sospeso ai primi di marzo, cui si sommano le nuove richieste", spiega. Le rilevazioni Fiaip mostrano uno sprint sorprendente in tutte le province piemontesi. Con l'isolamento, la voglia di casa non si è spenta, anzi la consapevolezza del suo valore ha modificato la domanda. "In media in tutte le province, su cinque nuove richieste, tre riguardano case e villette con giardino, cortile o terrazzo", aggiunge Papi. In alcune aree, il 75% delle richieste si riferisce a case indipendenti. Cresce la quota di giovani in cerca di un'indipendenza abitativa dai genitori. Aumenta il numero di chi vuole cambiare casa per mutate esigenze. "I bisogni, dopo i mesi di lockdown, sono cambiati e molti chiedono metrature più ampie e spazi più vivibili per lavorare in autonomia o in smart working", spiega Aurelio Amerio, presidente di Fiaip Torino. I prezzi degli immobili sono stabili. "Nel torinese non si parla di impennata di villette i cui costi sono elevati, ma di una crescente domanda, anche del 15% di quadrifamiliari e bifamiliari, più accessibili nel prezzo. Le zone sono nella prima cintura, Orbassano, Rivalta, Settimo, Borgaro, Rivoli", specifica Lucia Vigna, vice presidente di Fiaip Torino. Il settore commerciale, fatto di negozi e uffici, mostra segnali di sofferenza. Buoni i segnali sul mercato delle seconde case, almeno nelle zone a vocazione turistica.

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