Con Caselle a terra il Piemonte

Il declino dello scalo è la logica conseguenza delle scelte economiche effettuate in questi anni dalle aziende, con l'avallo di una classe politica ammiccante. Il rilancio dell'aeroporto è, pertanto, legato alla ripresa del territorio e dell'economia locale

In relazione alla notizia dell'abbandono della quasi totalità dei voli su Caselle da parte di Alitalia, non posso non sottolineare come questa sia una scelta che è diretta conseguenza della perdita da parte di Torino e del Piemonte di tutta una serie di attività industriali e commerciali, nonché di direzioni di importanti aziende nate e cresciute sul territorio. Così è iniziato il declino dell'aeroporto che ha condotto al declassamento dello scalo da parte del Ministro Lupi, relegandolo a satellite di Malpensa per il quale, invece, viene progettato un collegamento ferroviario veloce.
 
Le scelte di Alitalia non debbono, dunque, destare sconcerto, ma, al contrario, debbono essere considerate come logica conseguenza delle scelte economiche effettuate in questi anni dalle aziende, con l'avallo di una classe politica ammiccante. Il rilancio dell'aeroporto è, pertanto, strettamente legato al rilancio del territorio e dell'economia locale, ma, al tempo stesso, è, sua volta, motore per la crescita... e in questo momento sta viaggiando, per così dire, “a marcia indietro”. Occorre, quindi, non pensare semplicemente ad un rilancio di Caselle in sé e per sé correndo all'affannosa ricerca di collegamenti aerei al solo scopo di ampliare l'offerta, ma è indispensabile ripensare il sistema economico di Torino e del Piemonte, diversamente l'aeroporto assolverà, giustamente peraltro, al ruolo di base per i collegamenti fra gli abitanti di Torino e le proprie terre di origine e, in piccola parte, ad alcune loro mete turistiche, ma non sarà base per gli arrivi da parte degli esterni, fattore fondamentale per il rilancio dell'economia. Se d'inverno, ad esempio, i c.d. “charter della neve” sbarcano molti turisti attratti dalle nostre montagne, occorre rilanciare, invece, le mete turistiche locali nel periodo estivo.
 
La Regione gioca, dunque, un ruolo fondamentale nel rilancio dell'immagine turistica del Piemonte, in Italia ed all'estero e, se i Giochi Olimpici invernali del 2006 hanno dato grande visibilità a Torino ed ai suoi immediati dintorni, credo che ancora molti angoli della Regione siano da rivalutare turisticamente a favore di un incremento degli arrivi. Il riavvio di un ciclo virtuoso che sia fonte di crescita sia per lo scalo di Caselle che per tutto il sistema Piemonte passa, quindi, dal rilancio delle imprese locali e da una scoperta delle località turistiche locali, che al momento sono mete, nella maggior parte dei casi,“di nicchia”.

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