Assessori, la scelta non è Chiara

Escludere a priori gli iscritti alla Massoneria è un atto in contraddizione con il diritto di libera associazione. I precedenti di Marche e Friuli, condannati dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo. Lettera aperta alla candidata sindaca Appendino

Carissima dottoressa Appendino, in queste settimane mi è capitata l'occasione di leggere la chiamata pubblica del M5S al fine di selezionare i futuri Assessori Comunali, in caso di una vostra vittoria alle prossime elezioni amministrative. Ogni movimento politico è libero di scegliere, nel rispetto della legge, la propria organizzazione, le modalità di selezione dei propri rappresentanti e dirigenti, ma ritengo utile scriverle queste poche righe per ricordarle il rispetto delle sacrosante Libertà di pensiero, culto ed associazione.
 
La chiamata pubblica, come si legge, è aperta a tutte le cittadine e i cittadini che abbiano i seguenti requisiti minimi: essere in possesso almeno del Diploma di Scuola Superiore, conoscenza di almeno di una lingua straniera, essere esente da condanne penali, non essere iscritto a partiti politici al momento della presentazione della domanda e non aver partecipato a competizioni elettorali in liste concorrenti al Movimento 5 Stelle dal 2012, non essere iscritto alla Massoneria e tanto altro. Non essere iscritto alla Massoneria? Le Massonerie sono associazioni di liberi cittadini le cui liste di appartenenti sono regolarmente depositate in prefettura e consultabili. A questo proposito ci tengo a ricordarle due casi, sinteticamente il caso “Marche” (1997-2001) e il caso “Friuli” (2000-2007), che hanno visto il governo del nostro Paese condannato dalla Corte Europea dei Diritti Umani. In entrambi i casi il motivo di astio fu una legge regionale che fissava regole e norme per le nomine a cariche pubbliche: le leggi regionali prevedevano che chi avesse voluto ricoprire certi incarichi avrebbe dovuto dichiarare l’appartenenza a società del tipo massonico. “Divieto di discriminazione e libertà di riunione e di associazione”, la Corte conclude per la violazione dell’Art. 14 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo e condanna il Paese.
 
Come in ogni associazione, organizzazione, movimento, comitato, se sono esistiti massoni e logge massoniche che hanno commesso reati, non significa che essere massoni sia reato, anzi. A norma dell’articolo 36 del Codice Civile, appartenere alle Massonerie significa appartenere ad associazioni non riconosciute di tipo morale formate nel rispetto delle Libertà, dei diritti e della legge. Lei si candida al ruolo di Sindaco: il primo cittadino ha il dovere di rappresentare tutti i cittadini. Ma, evidentemente, Lei considera i tanti medici, avvocati, professionisti, cittadini che nel rispetto della Libertà di Associazione e della Costituzione appartengono alle Massonerie cittadini di serie B non degni ed appropriati ad amministrare la macchina comunale. Ho letto nel suo programma elettorale un forte richiamo alla tutela dei diritti Gay ed alla concessione di nuovi diritti per la tutela di tutti i cittadini, ma il diritto alla libera associazione, al libero pensiero, al libero credo li ha dimenticati? Io, no.
 
*Tommaso Varaldo, coordinatore Giovani di Forza Italia di Torino

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