Vercelli, (in)efficienza energetica

Lunedì 26 è stato un consiglio comunale a dir poco cocente e anche nelle fila dell’amministrazione si è assistito a posizioni contrastanti. Nulla di nuovo in fondo e poco importa, è su un altro argomento ben più importante che si vuole fare chiarezza. Come Lega Nord il 19 aprile scorso avevamo presentato una mozione, a firma del consigliere Stecco, per discutere dell’efficienza energetica cittadina attraverso l’utilizzo di illuminazione pubblica a led ma, purtroppo, l’argomento non è stato trattato per mancanza di tempo; prontamente invece il sindaco ha presentato un emendamento per fare un variazione di bilancio per giungere a mettere in pratica l’ottimizzazione e l’efficientamento dell’illuminazione pubblica tramite i led. E questo è di per se irrituale perché uscito senza condivisione precedente e senza il necessario passaggio in I commissione che un’amministrazione che programma per tempo le proprie azioni dovrebbe essere in grado di fare. È anche strano che per l’illuminazione a led nell’emendamento il sindaco abbia voluto prevedere una variazione di bilancio con impegno di spesa affermando che comunque non sarebbero bastati: ma questa giunta ha mai sentito parlare di una ESCo? Sanno come operano queste compagnie?

La risposta è infelice, difatti alla proposta della Lega di rivolgersi ad una ESCo perentorio il sindaco e pure l’assessore Cressano hanno affermato che già Atena è una ESCo. Ma come, pensano che Atena sia (secondo loro) una ESCo, e nonostante questo hanno pensato di prevedere un accantonamento di spesa nel bilancio? Per chi non lo sapesse le ESCo (Energy Service Company) sono imprese in grado di fornire tutti i servizi tecnici, commerciali e finanziari necessari per realizzare un intervento di efficienza energetica, assumendosi l’onere dell’investimento e il rischio di un mancato risparmio, a fronte della stipula di un contratto in cui siano stabiliti i propri utili, normalmente costituiti dai certificati bianchi e dalla quota di risparmio sulla bolletta che ha il comune.

Per poter operare come Esco è necessario che l’azienda abbia una serie di requisiti tra i quali in particolare il possesso della certificazione in base alla norma UNI CEI 11352 e l’iscrizione nel Registro degli operatori economici predisposto dal Gme (gestore mercati energetici) dove a ogni operatore è assegnato un conto proprietà, una sorta di “portafoglio elettronico” per poter negoziare e gestire i Tee (titoli efficienza energetica). Ciò detto come Lega, a fronte delle dichiarazioni del sindaco e in virtù dell’anomalo emendamento, abbiamo proceduto a verificare la posizione di Atena scoprendo che, pur citando nel suo statuto le attività di efficientamento energetico (ESCo), parrebbe non in possesso ne della certificazione UNI CEI 11352 e non inserita nell’elenco del Gme come soggetto titolato a negoziare i Tee.

Con la ricerca abbiamo però potuto appurare che invece Iren è provvista di tali requisiti. Tutto ciò ci fa porre alcune domande: ma se l’amministrazione lavora da tempo alla questione Led come mai non si è mai accorta che Atena non è presumibilmente in possesso di tali requisiti, a nostro avviso, essenziali per poter ricevere dal comune il mandato per la sostituzione degli apparecchi luminosi? Ma non è che, per caso, sprovvista di tali requisiti chiederà al comune il pagamento immediato dell’intervento anziché, come altre ESCo, assumersene interamente l’onere e guadagnare sul risparmio energetico che avrà il comune sommato ai contributi governativi? E se invece, per caso, Atena si volesse appoggiare ad IREN per sopperire ai requisiti (fondamentali) di cui è eventualmente sprovvista non ci troveremmo di fronte ad una possibile elusione del codice appalti con un affidamento “indiretto” ad Iren quale unica vera titolata a fare l’operazione? Ovviamente le risposte non possono trovare immediata (e veritiera) risposta… ma certamente sull’argomento vi sarà da porre la dovuta attenzione, anche interessando, se del caso, gli enti preposti al controllo, perché in fondo diciamocelo, una gara d’appalto (ben fatta) offre sicuramente maggiori certezze sulla qualità dell’intervento e soprattutto sul prezzo finale.

*Gian Carlo Locarni, responsabile Nazionale Dipartimento Ambiente

print_icon