Anche a Novara la legge va rispettata

Il 25 maggio dello scorso anno è stato emanato il decreto legislativo numero 97 il quale dispone che: “chiunque ha diritto di accesso ai dati ed ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni” e che tale diritto “non è sottoposto ad alcuna limitazione quanto alla dimostrazione soggettiva del richiedente”. Una importante diposizione  che consente il controllo dei cittadini su tutte le pratiche, e quindi anche  su quelle edilizie (si pensi ai tanti disastri ed alle tante tragedie che probabilmente si sarebbero potute evitare se questa norma fosse stata in vigore nei decenni passati). Ma chi si reca all’Ufficio Tecnico del Comune di Novara, per poter prendere visione di una pratica edilizia, deve dimostrare di avere un motivato interesse personale. Altrimenti niente!

Non basta. Chi sia in grado  di dimostrare di avere tale interesse e voglia avere copia di uno o più atti contenuti nella pratica (come presso qualsiasi altro ufficio comunale) li ottiene ma il frontespizio di ciascuno di loro reca stampigliata (come non avviene in nessun altro ufficio comunale) la scritta “atto riservato – contenuto non divulgabile”. Una palese violazione di una legge dello Stato.

Pertanto, la settimana scorsa, come Idee di Futuro, siamo intervenuti con una lettera all’l’Assessora al “governo del territorio”, e per conoscenza al Sindaco, chiedendo che le disposizioni in vigore per la  visione delle pratiche edilizie presso l’Ufficio Tecnico vengano sollecitamente sostituite da disposizioni coerenti con quanto disposto dal Decreto Legislativo del maggio 2016. Trasparenza della vita amministrativa e partecipazione dei cittadini sono due capisaldi dell’impegno di Idee di Futuro e della vita democratica di una comunità: ci auguriamo, perciò, che l’Assessora - e il Sindaco - vogliano sollecitamente intervenire.

* Alberto Pacelli, coordinatore di Idee di Futuro

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