Salvini e la gente comune

La Lega senza soldi, senza giornali, televisioni o radio, a dispetto dei media mainstream e dei sondaggi sempre più inaffidabili, ha avuto un evidente successo. Il maldestro tentativo di etichettarla come razzista, populista, fascista, xenofoba e quant’altro, non ha funzionato. Così come non hanno funzionato i cortei dell’antifascismo senza fascismo e dell’antirazzismo senza razzismo, rivelatisi micidiali boomerang.

Gli italiani, stufi di essere presi in giro da un Governo subalterno alla Ue e longa manu delle élite mondialiste, sono andati in massa a votare, nonostante gli ostacoli dei tagliandi antifrode del ministro Minniti, molto efficace nel fermare gli elettori, ma non i clandestini. Salvini “che spaventa i bambini” non ha spaventato gli elettori. E a Bruxelles cominciano a preoccuparsi. Ma la Lega non è contro l’Europa, è contro l’attuale Unione Europea, che ci impone una moneta assurda e criminale, il precariato, il pareggio di bilancio, che ci costa più di quanto riceviamo, che ci ha impoverito, che ci ha tolto la sovranità monetaria, giuridica e sui confini. Che avrebbe dovuto assicurarci la pace, ma che ci porta la violenza in casa, che avrebbe dovuto favorire il Paese e la nostra economia, ma che danneggia le nostre industrie, i nostri prodotti agricoli, tipici ed ittici. Che induce evidenti processi degenerativi nella Nazione e nel popolo, che vuole subordinare gli Stati ai potentati internazionali, che vorrebbero porsi al di sopra delle leggi di uno Stato, diventando intoccabili e padroni del mondo. Che vogliono ridurre il tasso di democrazia (Trilateral) e che si riuniscono in esclusivi club (Bilderberg) di cui non si possono conoscere le discussioni, mirate forse a gestire, per i loro scopi, i maggiordomi venduti della politica. Ci vogliono ridurre, e ci stanno riuscendo, in consumatori schiavi dal punto di vista economico, e in imbelli stupidi dal punto di vista intellettuale.

La politica del buonsenso e del Paese normale ha fatto breccia nei cuori italiani: Salvini è adorato dalla gente comune, ma odiato da chi vuole sfruttarla per i propri fini. Finalmente gli italiani ragionano con la loro testa e continuano a fregarsene dei blasonati opinionisti e dei giornalisti al soldo di qualche editore. Esattamente com’è successo con la Brexit, con Trump, con il Referendum istituzionale e come succederà sempre più spesso. Il popolo si riprende la sovranità che gli appartiene e che esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. E quando un popolo, pur variegato e sciocco, intuisce il pericolo non si può fermare. L’aveva già capito secoli fa Niccolò Machiavelli, che scriveva a Francesco Guicciardini: “Voi sapete et sallo ciascuno che sa ragionare di questo mondo, come i popoli sono varii et sciocchi; nondimeno, così fatti come sono, dicono molte volte che si fa quello che si doverrebbe fare”.

Non serviranno le minacce dei mercati sullo spread, non servirà dare la colpa a Putin o agli hacker russi: gli italiani, ma anche molti altri popoli europei, hanno mangiato la foglia e il re è nudo. I popoli non si faranno scippare la democrazia, si sappia! E non si paragoni la Lega al Movimento 5 stelle, c’è un abisso tra loro. Realmente democratica la prima, aperta a tutti, con Statuto e Regolamenti, radicata nel territorio senza padrini o entità nascoste alle spalle, che ha capacità governative collaudate e comprovate. La seconda legata invece ad un’agenzia di consulenza digitale che ha come padrino Enrico Sassoon, proveniente da una famiglia di origini ebraiche imparentata con i Rothschild, il cui antenato Mayer Amschel aveva già capito tutto quando affermò: “Datemi il controllo della moneta di una nazione e non mi importa di chi farà le sue leggi”. La seconda che usa una piattaforma informatica per le sue nomine, ma, se gli esiti non piacciono al comico garante, vengono bellamente ignorati alla faccia della democrazia. La seconda che un giorno la dice cotta e l’altro cruda, che non ha le idee chiare sugli aspetti fondamentali e che spesso ha votato come il Pd. “Gratta il grillino e trovi il piddino” è un luogo comune in rete e sintetizza benissimo la situazione. La seconda che, nonostante i fallimenti di Roma e Torino, i testardi vogliono provare al Governo del Paese, che non vuole allearsi, pretendendo fiducia assoluta, ma su che basi? Impossibile, veramente.

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