Disoccupazione, una guerra

C’è una ingiustificata confusione sulla riforma dei vitalizi, riforma che andava fatta per giustizia sociale, per ridurre le distanze tra chi ha troppo e chi non ha nulla. Non è un problema politico, Credo che qualsiasi altro governo avrebbe dovuto fare la stessa cosa. La crisi economica dura da più di dieci anni, tale crisi ha costretto molte persone a perdere il lavoro e molte altre a non trovarlo, davanti a tutto ciò non si può rimanere indifferenti. È naturale che chi guadagna più aiuti chi è più sfortunato.

Non si può liquidare tutto con il fatto che chi non lavora è un fannullone, ci saranno anche gli sfaticati ma la maggior parte ha subito la violenza di questo cambiamento epocale che non si interrompe da anni comprimendo la vita delle persone. Questo dramma non nasce per caso, è una guerra scatenata da un mercato impazzito che ha lacerato i sentimenti e la vita di molte persone. È una guerra e come tale va affrontata perché non diventi cruenta e assassina. Chi dovrà vedersi assottigliare il bonifico lo deve fare con la consapevolezza che c’è una grande parte dell’umanità che sta pagando a caro prezzo il mestiere di vivere. Oggi chi può deve diventare altruista, deve imparare a guardare il mondo dalle radici, quelle radici che cresceranno bene soltanto se troveranno un mondo più giusto; un filo di speranza dentro a un mondo martoriato...

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