Tanti ma niente di nuovo

Non c’era bisogno di bloccare il turismo e il commercio di Torino in un giorno importante per il commercio e il turismo per far vedere che i No Tav sono tanti. Noi lo sapevamo, Pagnoncelli ha detto che rappresentano una importante minoranza del Paese. Non c’era bisogno di far venire gente da tutto il Paese tra cui molti genovesi che negli anni scorsi avevano manifestato contro la Gronda e avevano detto che il Ponte Morandi sarebbe durato 100 anni. In un mese e organizzando pullman da tutta Italia mettendo insieme i comunisti e gli anarchici oltre ai sindaci Pd No Tav hanno voluto dimostrare di essere in qualche migliaio in più dei Sì Tav, l’altra Italia che vuole la crescita perché solo con la crescita ci sarà lavoro per chi oggi non ce l’ha e per i giovani, compresi i No Tav.

Noi Sì Tav piazza Castello il 10 novembre l’abbiamo strariempita in soli 8 giorni perché io la richiesta alla Questura per la piazza l’ho inviata venerdì 2 novembre alle ore 14, e senza organizzare pullman o altro, senza radunare i gruppi antisistema francesi e europei.

Con i No il Paese si è bloccato e il lavoro è diventato il primo problema.

Ai No Tav che han parlato sul palco non mi permetto di dire che han detto bugie, dico che sono sordi ai nostri ragionamenti e ai dati veri.

1) Non fare l’opera costerà al Paese più che farla.
2) Senza la Tav i trasporti, che sono in aumento, continueranno ad utilizzare i Tir causa di inquinamento e di incidentalità stradale.
3) Senza la Tav Torino e la Bassa Valle non attrarranno nuovi investimenti italiani e esteri e la decrescita proseguirà.
4) Senza la Tav Torino e il Piemonte saranno esclusi dai collegamenti del futuro e verranno penalizzate le nostre esportazioni, unico settore in crescita in questi anni.
5) Senza la Tav i giovani diplomati o laureati continueranno ad andare all’estero a cercare un lavoro, impoverendo moltissimo la nostra società.
6) Senza la Tav altre aziende torinesi saranno invogliate a emigrare all’estero.

Oggi ho visto giovani partecipare al corteo inconsapevoli di camminare contro il loro interesse, contro il loro futuro. Prego la Madonna che porti la luce a chi non accetta discussioni e che si limita a dire un No sempre più negativo e antistorico.

*Mino Giachino, Sì Lavoro

print_icon