SANITÀ FUTURA

Pnrr, Asl alla prova dei tempi.
Con i ritardi si perdono i soldi

Martedì il piano approda in Aula a Palazzo Lascaris, ma il difficile incomincerà con la messa a terra dei progetti. Le aziende sanitarie dovranno rispettare il cronoprogramma e i precedenti non sono rassicuranti. Il Pd: "Mancata una discussione nei territori"

Finora i tempi sono stati rispettati, addirittura l’invio del dossier all’Agenas avverrà in anticipo rispetto alla scadenza fissata per fine mese. Ma altri tempi, ancor più importanti, preoccupano guardando al Pnrr Sanità: quelli che dovranno essere rispettati dalle Asl nella realizzazione delle strutture che, come ricorda l’assessore Luigi Icardi, “dovranno essere completate, funzionanti e rendicontate entro il 2026”.

Quattro anni possono sembrare tanti, ma possono risultare pochi se non si rispettano cronoprogrammi precisi, se non si superano rapidamente eventuali intoppi e, soprattutto, se molti uffici delle aziende sanitarie non cambiano ritmo rispetto al passato e in alcuni casi pure al presente. Ciò che in alcune Asl è capitato con la realizzazione di strutture previste dal piano Arcuri – dai locali per le ulteriori terapie intensive ai percorsi Covid separati – con ritardi rispetto alle tabelle di marcia è un rischio che non si può correre con la realizzazione delle case e degli ospedali di comunità, così come con le centrali operative territoriali, ovvero le tre tipologie di strutture che, con i soldi dell’Europa, dovranno rafforzare e possibilmente cambiare nel profondo la medicina del territorio.

Qui l'elenco degli ospedali di comunità

Ieri in quarta commissione è proseguita la discussione, in vista dell’approdo in Aula fissato per martedì, non senza critiche da parte delle minoranze alla condotta della giunta e in particolare dell’assessore. “Ancora una volta è mancato sia il confronto con i territori sia quello con il consiglio regionale”, l’accusa del Pd con il capogruppo Raffaele Gallo e il vicepresidente della commissione Domenico Rossi. “Nonostante avessimo più volte ribadito la necessità di non sprecare questa occasione e di lavorare tutti insieme per presentare il miglior piano possibile questo non è avvenuto. Bocciati anche tutti i nostri emendamenti, che riproporremo in aula martedì dove torneremo a chiedere trasparenza e condivisione”, annunciano i consiglieri dem che attaccano anche sulla “scarsa chiarezza sui criteri di identificazione o di esclusione dei luoghi e delle strutture, nonostante, in alcuni casi, queste siano state richieste dagli stessi direttori generali sulla base di progetti che attendono da anni”.

Qui l'elenco delle case di comunità

Per cercare di uniformare i tempi, anche se in alcuni casi si tratta di adeguamenti di strutture esistenti e in altri di costruzioni ex novo, e per verificare passo passo il rispetto del cronoprogramma, nonché per un eventuale supporto alle aziende sanitarie in assessorato è stata costituito un settore della direzione Sanità ad hoc affidato all’ex direttore sanitario dell’Asl Cn2 Mario Traina.

Qui l'elenco delle centrali operative

Da corso Regina Icardi rassicura sul rispetto dei tempi: “Oggi (ieri per chi legge, ndr) sono arrivate centocinquanta pagine di indicazioni da parte dell’Agenas per l’utilizzo del software in cui devono essere inseriti schede e dati relativi a ciascun progetto”. Dopo la validazione da parte della stessa agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, attesa all’inizio dell’estate, come ribadisce l’assessore, “dovranno partire i lavori”. E soprattutto evitare intoppi e ritardi, che potrebbero significare perdere un’occasione unica e una montagna di soldi.

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