Con Renzi a loro insaputa
19:24 Mercoledì 04 Dicembre 2019 0
Diventare un attivista di Italia Viva a propria insaputa. Finire a guidare uno dei tanti comitati del partito di Matteo Renzi senza aver mai abbandonato il Pd. È quanto accaduto ad alcuni militanti i cui nomi sono improvvisamente comparsi sul sito della nuova creatura dell’ex premier. Figurarsi le telefonate: “Dunque sei passato dall’altra parte?”, “Certo, almeno potevi dircelo” e giù le giustificazioni di chi quel Rubicone del centrosinistra non l’ha mai varcato, rimanendo fedele alla nuova Ditta 2.0 di Nicola Zingaretti. Per esempio l’ex sindaco di Moncalieri Roberta Meo risulta coordinatrice del comitato di Italia Viva “Crescita Torino 3”, ma in realtà non è mai andata via dal [...]
Leggi l'articoloTiramani nella caciara anti Mes
C’era anche il deputato leghista e sindaco di Borgosesia Paolo Tiramani tra i protagonisti dell’indegna gazzarra scoppiata ieri sera a Montecitorio a proposito del Mes
I fassiniani riattaccano la corrente
L’ultima scissione è avvenuta all’indomani delle elezioni regionali, quando l’area che fa riferimento a Raffaele Gallo ha congelato i rapporti con Mauro Laus: ognuno per la sua strada in un quadro ormai in costante dissoluzione
"Il partito di Renzi non è un dramma, ma noi non siamo all'uscio del Pd"
“Il Paese ha bisogno di tutto, meno di un Ds punto zero”. A scacciare l’immagine di un ritorno a uno dei due genitori del Partito Democratico non è il renziano di turno
Ressa Pd per un pugno di posti
Impazza il totosottosegretari. Parlamentari ed ex in corsa per una poltrona al governo. Crescono le quotazioni di Borghi e Lepri, stabili Gribaudo e Giorgis. Sgomitano Borioli e Bobba. La rappresentanza di genere e il bilancino delle correnti
Se Dario Franceschini e Vincenzo Spadafora, i due ministri incaricati da Pd e M5S di sistemare tutte le caselle dei circa quaranta sottosegretari più un manciata di ministri, si dice abbiano staccato i telefoni per arginare la q [...]
Pd-M5s "matrimonio d'interesse"
La forzista Porchietto spara bordate sul nascente governo giallorosso: uniti dall'odio per l'avversario, l'attaccamento alle poltrone e i cascami dell'ideologia veterocomunista. Ma intra i berlusconiani si fa largo il fronte di chi vorrebbe sostenere il nuovo esecutivo
Un matrimonio d’interesse, dei due contraenti non certo dell’Italia. “Se alla fine nascerà il Governo giallorosso ci sarebbe da sorridere, non ci fosse di mezzo il futuro del nostro Paese – commenta così il deputato di Forza Italia Claudia Porchietto la [...]
Governo, Fornaro (LeU): "È quasi fatta"
Il deputato piemontese della sinistra è ormai un veterano delle consultazioni al Colle. L'alleanza giallorossa sembra prossima al traguardo, ma visti i tempi tutto può succedere. "Serve una svolta sui contenuti più che sui nomi"
"Senza dialogo non c'è bene comune"
Alla vigilia del Sinodo delle chiese metodiste e valdesi che si svolge in piena crisi di governo, il moderatore uscente Bernardini sottolinea la necessità del confronto per contrastare una società incattivita. "Restiamo umani e ragioniamo"
Molinari mostra i muscoli al centrodestra
Il diktat del segretario piemontese e capogruppo della Lega alla Camera: "Fratelli d'Italia e berlusconiani dovranno adattarsi al nostro programma. Salvini non pensa a una coalizione a tre ma vuole inglobare anche forze nuove. Ed è lui il leader"
Addio a Conte, senza rimpianti
La fine di un governo se non ostile di certo non amico del Piemonte. Quattordici mesi da dimenticare nelle parole dei senatori Laus, Malan, Marino e Pichetto. Ora corsa contro il tempo per difendere i principali dossier: area di crisi e Metro 2 di Torino, Asti-Cuneo
Governo modello Chiappendino
Ma quale Ursula, è l'ircocervo subalpino la vera matrice di un'ipotetica alleanza tra M5s e Pd. Quell'entente cordiale tra la grillina Appendino e il dem Chiamparino ha anticipato la svolta nazionale. E non a caso il nome dell'ex governatore circola tra i possibili ministri
Tutti bogianen davanti al caos
In attesa di vedere la piega che prenderà la crisi di governo e capire quali riposizionamenti ne conseguiranno, tra i politici nostrani prevale la cautela. Da destra a sinistra nessuno (per ora) si muove
Sanità, il Piemonte conta meno
L'ex assessore Saitta impallinato da grillini e leghisti vede sfumare la presidenza dell'Agenzia nazionale del farmaco. Il suo successore rivendica il coordinamento del comparto in Conferenza delle Regioni ma viene stoppato da Emilia-Romagna e Veneto
Molinari ad alzo zero su Toninelli
Salvini chiede la testa del titolare delle Infrastrutture, Conte lo difende e allora scendono in campo i dioscuri leghisti di Camera e Senato. Per il segretario piemontese del Carroccio il "Signor No" è inadeguato e va giubilato. Via al rimpasto?