Dottore in umanità
Franca Ferri 07:30 Venerdì 06 Settembre 2019 0Sbarcato a Lampedusa nel 2011 senza documenti, si è laureato a Torino con una tesi sui diritti umani in Darfur, l’area dalla quale proviene e dove è stato incarcerato e privato della nazionalità, dopo la tortura e l’uccisione del padre e di sei fratelli. I suoi primi giorni nel capoluogo piemontese li ha passati dormendo nella stazione di Porta Nuova. Oggi vive al Collegio universitario e punta al dottorato. Ha lo status di profugo e un figlio piccolo, che ha chiamato Nelson Mandela. Il protagonista di questa storia è Ahmed Musa, 32 anni, nato a Entkena in Sudan. È sfuggito al carcere perché, considerato morto, è stato abbandonato in un campo dove [...]
Leggi l'articoloAmbasciatore della bagna cauda
Il Barolo e il tartufo, ma anche la bagna cauda e il bonet alla conquista della Cina: l’alta cucina piemontese sbarca a Hong Kong. Si chiama Castellana, è il primo ristorante piemontese di alta cucina di Hong Konge si avvarrà della direzione dello chef Marco Sacco, già patron del ristorante
Il guru che rifà il look al Pd
“Ciao regà, vi comunico che sono il nuovo Campaign Manager e Communication Advisorblablabala del Partito Democratico Piemonte”. Sembra uno scherzo e invece è tutto vero. Il volto giovane, il linguaggio è smart e così leggendo un post su facebook
Mamma digitale
La chiamano “generazione alpha”: nati dopo il 2010, prendono in mano un tablet prima ancora di cominciare a parlare. Ma alla tecnologia digitale vanno accompagnati ed educati. Ne è convinta Annalisa D’Errico, giornalista e comunicatrice torinese che nella vita fa la social media manager e, soprattutto, la mamma. A suo figlio Alessio, di due anni, è dedicato “Figli virtuali”, edizioni Erickson, scritto a quattro mani con il collega romano Michele Zizza.