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Ora la Lega parla arabo

L'iniziativa dell'amministrazione di Varallo Sesia in provincia di Vercelli: un'ora e mezza di lezione tutte le settimane "per promuovere l'integrazione" dice l'aspirante senatore Botta. Ma allora non era meglio insegnare l'italiano agli stranieri?

L’iniziativa che non ti aspetti. La lingua araba insegnata gratuitamente nel comune a trazione leghista della Valsesia, in Piemonte. Un’ora e mezza a settimana, dalla 10,30 alle 12, a partire da sabato prossimo, tutti invitati in biblioteca a Varallo Sesia, cittadina nel Vercellese, di circa 7mila abitanti, per il corso di “lingua araba classica”. Una iniziativa – che vede in cattedra Zained Gad-Allah – voluta dal comune dove indossa la fascia tricolore Pietro Bondetti, che lo scorso giugno è stato eletto primo cittadino, prendendo il posto del leghista, Eraldo Botta, oggi vicesindaco e candidato al Senato da Matteo Salvini.  

Il corso, promosso anche da volantini che sono stati affissi nella cittadina, è curato da alcune associazioni locali. A spiegare il senso è proprio l’ex sindaco, Botta: “È una cosa importante per la nostra comunità – spiega all’Adnkronos –. Io sono leghista, ho fatto il sindaco fino a giugno scorso, ora diamo questa possibilità di conoscere la lingua araba, sia a chi è un emigrato di seconda generazione, ai ragazzini che vivono qui, che magari vogliono conoscere la lingua dei familiari, essendo nati qui e andando nelle nostre scuole, sia a chi invece dei nostri vuole imparare quella lingua”. Chissà quanti in Valsesia bramano dal desiderio di imparare l’arabo classico. Ma lui, l’ex sindaco mette subito le mani avanti: “La polemica – ammette – è facile, si può pensare a un messaggio sbagliato, al voler noi imparare quella lingua, piuttosto che il contrario, ma non è così. L’integrazione è fondamentale, noi ci crediamo”.

E a dirla tutta, se l’integrazione era l’obiettivo dell’amministrazione comunale si sarebbero potute promuovere lezioni d’italiano per gli stranieri e non lezioni di arabo (classico!) per gli italiani o per quei giovani che la lingua dei loro antenati potrebbero tranquillamente farsela insegnare da mamma e papà. Ma come dice Botta, la polemica sarebbe facile e allora meglio apprezzare la buona volontà. Poi l’ex sindaco che promuove l’iniziativa al posto del suo successore aggiunge: “La criminalità è una cosa, l’integrazione un’altra” ricordando l’attenzione che il partito di Salvini dedica ai temi della sicurezza e dei migranti. “Noi – conclude l’aspirante senatore – abbiamo aperto ai nudisti sulle rive del fiume Sesia, ma poi nessuno è obbligato a prendere lì il sole senza costume”. E cosa c’entrino i nudisti con il corso di arabo, la sicurezza e i migranti non lo ha nessuno.

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