GRANDI OPERE

Salvini: “Nessun stop alla Tav”

Il leader della Lega ribadisce: “Leggetevi il contratto, non c’è il blocco”. Forse conviene che lo spieghi al suo sodale di governo Di Maio. Lista di ministri pronta e nome del premier (il professor Conte?) da proporre a Mattarella

“Leggetevi il contratto, non c’è il blocco della Tav. Ci sono progetti che saranno riesaminati, alcuni saranno confermati, altri ridiscussi”. Matteo Salvini lo ribadisce nel corso della visita al gazebo del Carroccio a Fiumicino, smentendo il sodale di governo Luigi Di Maio che solo poche ore fa, a Ivrea, aveva dato della formulazione un’interpretazione del tutto differente. Una parziale ammissione arriva più tardi dallo stesso capo grillino: “Abbiamo detto chiaramente e va riconosciuto a Salvini che all’interno del contratto noi volevamo la ri-discussione integrale di tutto il progetto Tav parlando con i francesi, perché' giustamente bisogna andare a parlare con i francesi, non si può fare un atto unilaterale”, ha detto a Teramo. 

Intanto l’intesa per dar vita a un esecutivo “giallo-verde” precede. Quasi due ore di faccia a faccia, al riparo dei cronisti e delle telecamere, a Roma, e il leader della Lega insieme al capo politico di M5s riescono a chiudere sul Governo. C’è il nome del premier - probabilmente Giuseppe Conte, esperto di Diritto amministrativo, già indicato di Cinquestelle come possibile titolare alla Pubblica amministrazione - e c’è la squadra dei ministri che saranno comunicati, forse già domani, al capo dello Stato. Salvini, a Fiumicino per sostenere il candidato sindaco della Lega e di Fratelli d'Italia, William De Vecchis, è così tornato su uno dei temi più spinosi – e dissonanti – del programma. In piazza Grassi, fra selfie e strette di mano, salito su una sedia, impugnando un megafono ha dato l’annuncio dell’intesa: “Abbiamo chiuso sul premier e sui ministri. Il nome lo daremo a Mattarella. Non saremo né io né Di Maio. Nessuno ponga veti”.

Il governo M5s-Lega, rivendica Salvini, nasce “non sulle poltrone, ma sulle cose da fare”. La folla applaude quando il leader del Carroccio ripete di essere orgoglioso del lavoro di queste settimane che ha portato a raggiungere l’obiettivo di creare un governo di cambiamento. Salvini avverte che non ci dovranno essere veti sul nuovo esecutivo, e invita la Francia, da cui oggi è arrivato un monito sui rischi per l’eurozona, a non interferire con il libero voto degli italiani. Rassicura che nessuno - Lega ed M5s - pensa di uscire dal patto atlantico e che sulla Tav nessuno ha mai scritto di voler bloccare i cantieri.

Salvini non svela chi è stato prescelto per il ruolo di premier, perché dovere istituzionale è parlare prima con il presidente della Repubblica. Sarà un politico? “Siamo tuti politici, chiunque si occupa di cosa pubblica lo è”, ha risposto. Con Berlusconi parlerà, vuole fare un governo di legislatura e a chi gli domanda se entrerà nel nuovo esecutivo replica: con Di Maio “siamo a disposizione”. Sulla composizione della squadra, Salvini spiega: “È possibile che nel Governo ci siano persone che mai nella loro vita hanno votato Lega o M5s”. Nell’esecutivo ci sarà il nuovo ministero del Turismo e nascerà anche il ministero della Disabilità e della famiglia, che lui vorrebbe accorpare. Sul pressing di questi giorni verso Fratelli d’Italia, ammette: “Mi piacerebbe” il loro ingresso in un governo di cambiamento, ma “non facciamo violenza a nessuno”. Infine, nella cittadina dell’aeroporto Leonardo Da Vinci, ai suoi Salvini dice chiaro: “Alitalia non si può svendere a pezzettini”.

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