Piemonte, il governo dimentica i consulenti del lavoro

"Il governo non può lasciare al proprio destino i Consulenti del lavoro, dimenticati nonostante il fondamentale lavoro che hanno svolto durante il periodo del lockdown per gestire la Cassa integrazione in deroga, e che ancora oggi stanno svolgendo". E' netta la solidarietà dell'assessore al Lavoro della Regione Piemonte, Elena Chiorino, nei confronti dell'Associazione Nazionale Giovani Consulenti del Lavoro. I professionisti hanno espresso forte disappunto per la mancata approvazione da parte dei Ministeri del Lavoro e dell'Economia delle delibere, approvate il 23 aprile dall'assemblea dei delegati dell'Ente nazionale di previdenza e assistenza dei Consulenti del Lavoro, con la rideterminazione delle scadenze contributive per gli iscritti. I professionisti lamentano che mentre il governo ha autorizzato l'erogazione a pioggia di svariati miliardi, la delibera non accolta dai Ministeri avrebbe visto per un periodo molto limitato una diminuzione di entrate pari a 80 milioni, a fronte di un patrimonio che supera il miliardo. Per l'assessore Chiorino, che si dice disponibile a sostenere le istanze dei Consulenti del lavoro, "le conseguenze dei pregiudizi del governo nei confronti delle libere professioni ordinistiche si ripercuoteranno principalmente sui giovani, che, stretti fra la perdita di entrate e l'assenza di aiuti da parte dallo Stato, rischieranno di non riuscire a mantenere le proprie attività, vedendosi costretti nel medio e breve periodo a cercare occupazioni alternative, sacrificando così anni di studio e accantonando gli ideali di autonomia della professione liberale".

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