La ciau di Carosso

Dicono che… per quanto loro stessi si siano sforzati di circoscriverla a semplice occasione di svago, la gita fuori porta di ieri che ha portato Fabio Carosso, Alessandro Canelli e Riccardo Lanzo a Treiso, nel cuore delle Langhe, abbia agitato una parte della Lega piemontese. Sarà per quella foto scattata nella cantina del Ciau del Tornavento e postata sui social che ritrae sorridenti i commensali, sarà per quella sibillina didascalia (“amicizia, politica e tanto gossip”), ma più d’uno vi ha scorto un segnale inequivocabile del posizionamento della componente “novarese” negli equilibri interni al partito. La questione ha il proprio epicentro ad Asti. Il vicepresidente della giunta regionale, infatti, dopo aver siglato una fragile tregua con Andrea Giaccone, deputato della sua zona che ha tentato di sbarragli la strada verso Palazzo Lascaris sostenendo nelle urne Paolo Lanfranco, pare abbia riaperto le ostilità puntando a scalzare il suo antagonista locale dallo scranno parlamentare alle prossime elezioni. Disegno che ovviamente Giaccone prova in tutti i modi a contrastare anche con l’aiuto di Giovanna Quaglia, l’ex assessore dell’era Cota da lui piazzata nello staff del rivale. Che i “novaresi”, ieri rappresentati dal consigliere regionale Lanzo e dal sindaco Canelli, abbiano deciso di siglare un’alleanza con Carosso e così estendere il raggio di influenza in Regione e poi in prospettiva sulla pattuglia di futuri parlamentari? È quello che ieri sera dichiaravano di temere alcuni capataz sempre più guardinghi di fronte alle mosse dei seguaci di Massimo Giordano.

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