ECONOMIA DOMESTICA

Turismo al palo, ma cresce l'appeal

Un 2020 funestato dalla pandemia. più che dimezzati gli arrivi. A salvare l'estate, a fronte di un calo degli stranieri, i voucher finanziati dalla Regione. Reggono meglio l'urto le località lacustri, male Torino che però è più attrattiva di Milano

La pandemia, nel 2020, ha più che dimezzato arrivi e partenze, ma il Piemonte cresce nelle intenzioni di viaggio e nelle recensioni web, e il gradimento di Torino supera quello di Milano. Arrivi e presenze ridotti di oltre il 50 per cento, con punte del 67% per il turismo internazionale, in linea con le rilevazioni nazionali, ma con una parziale ripresa nei mesi di agosto, settembre e ottobre, grazie anche ai voucher vacanza “Sei nostro ospite 2 notti su 3” della campagna #RipartiPiemonte. È la fotografia dell’andamento del turismo in Piemonte nel 2020, anno della pandemia, illustrata, oggi, nel corso di una conferenza stampa dall’assessore regionale Vittoria Poggio. Per quanto riguarda i voucher della Regione, sono stati 32 mila i coupon venduti che hanno portato sul territorio più di 345.000 presenze e una ricaduta di oltre 45 milioni di euro. Il consuntivo globale segna -53% nei pernottamenti e -57% negli arrivi, il che significa 6 milioni e 971 mila pernottamenti in meno e 2 milioni e 314 arrivi mancati. La Germania, che resta il primo mercato estero del Piemonte, segna -60% di arrivi e - 58% di presenze. Tra gli stranieri, il Belgio è l’unico Paese che ha portato un calo di viaggiatori inferiore al 50%, con -48% di arrivi e -46% di pernottamenti. Sul fronte interno, i turisti lombardi si riconfermano i più numerosi, seguiti dai liguri.

Segnali positivi arrivano dalle buone performance nelle recensioni online sulla ricettività e la ristorazione piemontese, che registrano un “sentiment” superiore alla media italiana – con il record di Langhe Monferrato Roero (89,9/100) – e dalla tenuta delle imprese del settore, che nel 2020 non ha visto aumentare le cessazioni di attività. Dall’analisi delle recensioni online infatti il il gradimento complessivo registrato in Piemonte considerando ricettività, ristorazione e attrazioni, è 87,7/100, risultato che supera il totale Italia, pari a 87,1/100. E Torino con 87,1/100 supera di quasi due punti percentuali Milano, ferma all’85,2/100.

L’estate ai laghi ha mantenuto sostanzialmente la quota 2019 di turisti italiani e, in generale, nelle strutture extralberghiere piemontesi la presenza di giovani fra i 19 e 24 anni è aumentata di circa il 6,5%. Torino città risulta più colpita dalla crisi del turismo innescata dalla pandemia, mentre l’impatto è stato più leggero sulle valli del Cuneese e di Biella-Valsesia-Vercelli.

“I dati definitivi dell’Osservatorio Turistico Regionale confermano che il 2020 è stato un anno difficile per il turismo piemontese, una crisi senza precedenti a cui abbiamo cercato di reagire con il massimo sforzo possibile, attraverso tutte le iniziative di RipartiTurismo – sottolinea il presidente Alberto Cirio –. Dai bonus a fondo perduto per le attività ricettive alberghiere e extralberghiere, ai voucher vacanza; dai sostegni ai Consorzi turistici e alle Agenzie Turistiche Locali, al programma integrato di marketing turistico, fino al bonus ai maestri di sci alpino e di snowboard: tutte risorse economiche che hanno rappresentato una boccata di ossigeno per gli operatori del settore e per i professionisti della montagna”. Ed ancora, osserva il presidente Cirio, “nel bilancio preventivo 2021 i fondi stanziati per il turismo sono notevoli e ammontano complessivamente a 35 milioni di euro, ma contiamo di trovare ulteriori supporti nel Recovery Plan, nei progetti per i fondi europei scritti con il territorio, che saranno la benzina da mettere nel motore del Piemonte, e con il dossier di candidatura come Regione Europea dello Sport 2022 presentato a Roma lo scorso 12 aprile”.

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