Covid: Piemonte, quasi 2 milioni per tre progetti di ricerca

Il Piemonte investe quasi due milioni di euro su altri tre progetti di ricerca in ambito Covid finanziati con il bando Infra-P Covid, presentati oggi dal presidente della Regione Alberto Cirio e dall'assessore alla Ricerca Matteo Marnati. Ne sono capofila l'Università di Torino e quella del Piemonte Orientale, in partnership con enti pubblici e imprese. I progetti ammessi - ha spiegato Marnati - rientrano in una operazione di potenziamento dei laboratori di ricerca pubblici finanziata nel marzo scorso con la dotazione 10 milioni. In agosto erano stati presentati i primi dieci progetti per un totale di 6,5 milioni. I tre presentati oggi prevedono un investimento totale di circa 1,8 milioni. Il primo, Tecnomed-Hub, ha come capofila l'Università del Piemonte Orientale e tra i partner l'ospedale di Novara. L'obiettivo è usare l'intelligenza artificiale e l'esperienza acquisita con il locale centro sulle malattie autoimmuni e allergiche per un progetto di analisi che punti a individuare i legami tra genetica e Covid. Il secondo, Surveil, ha sempre l'Università del Piemonte Orientale come capofila e tra i partner gli ospedali di Alessandria e Novara, con l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte Liguria Valle d'Aosta. Punta alla realizzazione di una piattaforma di sorveglianza genomica per contrastare tempestivamente l'emergere di nuove varianti Covid e possibili future pandemie. Il terzo, Corsa, capofila l'Università di Torino e tra i partner Asl To3 e Città della Salute di Torino, punta a sviluppare un sistema di intelligenza artificiale di ausilio alle diagnosi di Covid a partire dalle radiografie del torace.  

"Investire sulla ricerca applicata alla salute e alla vita delle persone è fondamentale - afferma il presidente della Regione, Alberto Cirio - ecco perché oggi con soddisfazione annunciamo altri progetti finanziati con 'Riparti Piemonte' che daranno risorse importanti agli atenei del territorio, per fare ricerca applicata sul Covid e in generale su tutte le malattie". "La logica - ha aggiunto Cirio - è quella di trarre l'insegnamento di questi due anni. Il Covid ha messo a nudo le criticità del sistema sanitario, ma soprattutto ci ha evidenziato che non si taglia sulla salute. La salute e' fatta di ricerca e di scienza, quindi noi investiamo perché i nostri ospedali siano sempre più all'avanguardia nell'adottare le misure richieste da quello che oggi e' il Covid ma domani potrebbe essere un'altra emergenza sanitaria". "È questo anche un modo - ha detto ancora il presidente della Regione - per dare più stabilità ai ricercatori universitari, professionalità fra le più preziose spesso costrette alla precarietà e a rincorrere progettualità annuali. Investiamo quindi anche in un settore che valorizza i ricercatori piemontesi e italiani, che sono fondamentali per il nostro futuro". Alla presentazione dei 3 progetti hanno partecipato i rettori dei due atenei, Stefano Geuna e Gian Carlo Avanzi.

print_icon