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Conte agguanta il Pd, Meloni svetta

I sondaggi certificano il quasi sorpasso del M5s sul partito di Letta che continua a perdere consensi. Fratelli d'Italia a un passo dal 30%. Quanto durerà la luna di miele con l'elettorato? Nonostante il presenzialismo di Salvini la Lega non arresta il calo

Giorgia Meloni über alles. Anche la Supermedia di YouTrend per l’agenzia Agi conferma un quadro politico che appare ormai consolidato, con la premier e i suoi Fratelli d’Italia che cavalcano l’onda post-elettorale verso la fatidica soglia del 30 per cento, quota già raggiunta in passato anche dai 5 Stelle, dalla Lega e dal Pd. Una soglia, che come insegnano i precedenti, a nessuno ha portato molta fortuna visti i successivi sviluppi. Resta da capire quanto durerà questa volta la di miele tra l’elettorato e la leader della destra.

Altro dato significativo della rilevazione, che include sondaggi realizzati dal 27 ottobre al 9 novembre e in particolare quelli realizzati da Emg (data di pubblicazione: 31 ottobre e 8 novembre), Euromedia (4 novembre), Ipsos (29 ottobre), Swg (31 ottobre e 7 novembre) e Tecnè (29 ottobre e 5 novembre), è il quasi sorpasso del Movimento 5 Stelle ai danni del Partito Democratico. Giuseppe Conte aggancia infatti i Dem a quota 16,9%, mangiandosi quota di elettorato piddino deluso dalle recenti evoluzioni interne al Nazareno, ancora alla ricerca di una linea programmatica e in attesa del congresso a marzo 2023. Un aggancio che arriva grazie al leggero aumento dei consensi dei pentastellati, lo 0,3% in una settimana, ma soprattutto per l’ennesimo calo di Enrico Letta e compagni, che perdono lo 0,7 per cento in sette giorni.

Alle loro spalle le formazioni minori, e in entrambi casi in calo, per la Lega ed il Terzo Polo: il Carroccio di Matteo Salvini è all’8,4%, dunque il grande “presenzialismo” del Capitano per ora non sta pagando in termini di consenso. Il duo Carlo Calenda e Matteo Renzi, leader rispettivamente di Azione e Italia Viva, per ora non riescono a conquistare l’elettorato più riformista e moderato di Pd e Forza Italia, due evidenti bacini elettorali per il Terzo Polo. Proprio Forza Italia subisce l’altro calo più importante della settimana, col movimento di Silvio Berlusconi che perde oltre mezzo punto nella Supermedia e scende al 6,6%. Alle sue spalle l’alleanza “cocomero” Verdi-Sinistra al 3,8 per cento, quindi +Europa (2,7%), ItalExit di Gianluigi Paragone (2,4%), Unione Popolare (1,7%) e Noi Moderati (1,1%).

Rispetto alle coalizioni, il centrodestra è ampiamente al comando col 44,9% (+0,5%), davanti al centrosinistra in calo al 23,4% (-1,2%) e al Movimento 5 Stelle (16,9%). Quindi sopra la soglia del tre per cento il Terzo Polo, all’8% e in calo di due decimali.

I partiti

Fratelli d'Italia  28,9 (+1,2)
Partito democratico 16,9 (-0,7)
M5s 16,9 (+0,3)
Lega 8,4 (-0,1)
Terzo Polo 8,0 (-0,2)
Forza Italia 6,6 (-0,6)
Verdi/Sinistra 3,8 (=)
+Europa 2,7 (-0,1)
Italexit 2,4 (+0,2)
Unione Popolare 1,7 (n.r.)
Noi Moderati 1,1 (+0,1)

Coalizioni

Centrodestra 44,9 (+0,5)
Centrosinistra 23,4 (-1,2)
M5S 16,9 (+0,3)
Terzo Polo 8,0 (-0,2)
Italexit 2,4 (+0,2)
Altri 4,4 (+0,4)

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