Corso Gabetti, così non va

Sono mesi che documento con fotografie e video il degrado della sede binari di corso Gabetti. Via e-mail ricevo una richiesta per candidare il Precollinar park ad un premio: a cosa, alla sciatteria? Nessuno nella zona vede bene questo giochino, vetrina per architetti e giovani fannulloni vezzosi in cerca di visibilità. Un’importante infrastruttura è inutilizzata da anni: i cittadini (quelli che ci vivono) vorrebbero un miglior trasporto pubblico, sostenibile e manutenuto. Invece abbiamo cumuli di immondizia, pseudo-arredi fatti con materiale da discarica usurati dal tempo e dall’incuria, deiezioni canine (nonostante la furbesca area cani), e la pericolosa rimozione delle barriere (dove sono finite?) che invitano i pedoni e i numerosi studenti delle vicine scuole ad attraversare un corso trafficato in condizioni di non sicurezza. Il giallo dei pochi pannelli appesi poi stona con i colori di una città che aveva fatto del rigore e dell’operosità la sua cifra.

Ora sono tutti buoni ad inventarsi cose “nuove” dimenticandosi di aver cura delle vecchie: edicola chiusa in piazza Hermada, asilo per senza tetto; vecchi banchi scolastici accatastati in mezzo al corso; altri accampamenti per senza tetto alle fermate del tram; rimozione degli attraversamenti sul ponte Regina; orribili container sul ponte per ospitare poche decine di persone che molestano la quiete dei residenti con musica elettronica nella bella stagione. Cosa pensano di fare i proprietari (i cittadini) e i loro rappresentanti?

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