Sanità: Icardi, privato è fondamentale, daremo più sostegno

"La sanità privata è una costola irrinunciabile del servizio pubblico. Dobbiamo collaborare di più, non solo nelle emergenze, togliere al pubblico riabilitazione e lunga degenza. Il nostro tetto di spesa, 750 milioni di euro, è anacronistico. Vogliamo poter dare più risorse". E' l'impegno assunto dall'assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi, davanti ai medici dell'Aiop, Associazione Ospedalità Privata. Alla base i numeri della sanità privata, alla quale ricorre oltre il 25% dei piemontesi per il ricovero e la cura: 34 strutture con circa 3.300 posti letto, per l'88% accreditati con il Servizio Sanitario Nazionale, quasi 5.000 dipendenti. "Senza il sistema privato le liste d'attesa sarebbero molto più lunghe e la fuga verso altre regioni maggiore", sottolinea il presidente dell'Aiop Piemonte, Giancarlo Perla. "Le strutture private garantiscono in Italia circa il 28,4% delle giornate di degenza e il 26,5% delle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale, a fronte di un costo che rappresenta solo il 13% della spesa sanitaria italiana", spiega Barbara Cittadini, presidente nazionale Aiop, che ricorda le ricadute economiche del settore. Mille euro di risorse stanziate per la sanità si traducono in 1.570 euro nel sistema economico per l'impatto che genera nei diversi comparti: quindi se la quota assegnata all'attività delle case di cura accreditate è di 4,35 miliardi di euro, l'indotto economico è pari a 6,8 miliardi, cioè 2,4 miliardi in più. Il convegno, organizzato con il patrocinio di Confindustria Piemonte e Unione Industriale di Torino-Gruppo Sanità, è stata l'occasione per presentare il primo bilancio sociale dal quale emerge stabilità nell'occupazione con il 91% dei dipendenti assunto a tempo indeterminato, predominanza di quote rosa con il 74% di donne trai dipendenti, oltre il 17% del volume di acquisti locale e iniziative rilevanti sul fronte ambientale. 

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