Coronavirus: Pd, per tamponi a scuola regole certe

"Sui tamponi agli studenti servono indicazioni più precise da parte della Regione, non si possono lasciare soli i pediatri di libera scelta e i medici di medicina generale". Così la consigliera regionale Monica Canalis, vicesegretario del Pd del Piemonte. La presa di posizione dopo "quanto verificatosi in questi giorni all'Asl di Moncalieri, con genitori e bambini in coda per ore e senza distanziamento". "Il problema a Moncalieri - rimarca Canalis - non dipende solo da problematiche organizzative che si spera vengano risolte con l'apertura di ulteriori hotspot sul territorio dell'Asl To5, ma anche dalla vaghezza di indicazioni da parte dell'assessorato alla Sanità. Vaghezza confermata anche dalla risposta dell'assessore Luigi Icardi ieri in Consiglio a un mio Question Time proprio sui tamponi per alunni e operatori scolastici". "Servono - afferma - procedure specifiche per i casi poco sospetti, in modo da evitare la 'corsa al tampone' e i relativi sprechi. E occorre evitare che ogni istituto scolastico adotti una prassi diversa. Alcune scuole stanno chiedendo certificazioni mediche dopo solo uno o due giorni di assenza, anche nei casi di semplice febbre non accompagnata da altri sintomi o nei casi di disturbi trascurabili. Ma il ricorso improprio ai tamponi per alunni e operatori scolastici rischia di diminuirne la disponibilità per altre situazioni di rischio".

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