ALTA TENSIONE

Violenze No Tav in Valsusa, Molinari: "Azioni eversive"

Dopo l'ennesima guerriglia e il ferimento di un carabiniere il segretario della Lega piemontese chiede al ministro Lamorgese interventi più decisi (e maggiori risorse). L'imbarazzato silenzio del Pd "preoccupato di non irritare i Cinquestelle"

“Dietro al movimento No Tav, come hanno rivelato molte inchieste, più che la protesta contro la Torino-Lione c’è altro, ci sono movimenti eversivi”. Non gira attorno alla questione, Riccardo Molinari. Il capogruppo della Lega a Montecitorio e segretario regionale del Piemonte, a poche ore dagli assalti al cantiere e gli scontri con le forze dell’ordine nei quali è rimasto ferito un carabiniere, pone sul tavolo un aspetto che accentua ulteriormente la gravità dei fatti e di quello che ancora potrebbe accadere.

Onorevole Molinari in quello che lei evidenzia c’è la spiegazione del perché a fronte di una grande opera i cui lavori sono in corso ormai da molto tempo, sulla quale i governi succedutisi e tutte le istituzioni si sono espressi con chiarezza, ci sia chi continua a contestare in maniera violenta ben sapendo che non c’è la minima possibilità di ottenere quel che pretenderebbe?
“Mi pare evidente che quelle che vanno ripetendosi non siano azioni di protesta, ma azioni eversive con un disegno chiaro, che ha nella Tav solo un utile pretesto”. 

Non si può certo parlare di infiltrazioni in un movimento pacifico di contestazione, che ormai ha esaurito le sue possibilità di incidere su decisioni assunte. Di fronte a questo lo Stato reagisce a sufficienza, o si deve fare di più? 
“Contro la violenza degli antagonisti No Tav occorrono risorse adeguate e mezzi concreti. La Lega c'è e ha presentato alcuni emendamenti alla legge di Bilancio. Ci aspettiamo la massima condivisione da parte di tutte le forze politiche. Meno chiacchiere e più risorse”.

Solo questione di risorse, che pure è un tema importante e concreto, o serve anche un cambio di atteggiamento da parte dello Stato?
“Noi abbiamo spesso pungolato il ministro Lamorgese…”

Beh, Molinari, pungolato è un eufemismo. Sulla gestione di molti aspetti dell’ordine pubblico, non solo sull’immigrazione, ma anche sui rave party l’avete attaccata duramente. Ma andiamo avanti, la pungolerete in maniera ancor più decisa? Insomma il Viminale per la Val Susa deve cambiare decisamente linea?
“Le nostre critiche sono chiare, altrettanto le richieste al ministro affinché intervenga in maniera più risolutiva. Sono note e non recedono, anzi. Oggi, dopo gli ultimi fatti di violenza nei confronti delle forze dell’ordine, mi trovo a dover ribadire cose dette e ridette”. 

Lei come si spiega che questo accade solo in Italia, mentre in Francia non sono costretti a militarizzare con enorme dispendio di uomini e di mezzi i cantieri dell’Alta Velocità?
“Me lo spiego proprio con quello che ho appena detto e che rende tutto ancora più inquietante. Se serve l’esercito a presidiare un cantiere e nonostante questo gli atti di violenza continuano, significa che c’è una organizzazione vera e propria, non certo un movimento di protesta pacifica che non condivideremmo affatto, ma rispetteremmo come va rispettata la protesta quando non lede libertà e diritti. Qui siamo davanti a una cosa ben diversa. Che poi in Italia proliferino i movimenti no tutto, è uno dei principali problemi del Paese”.

E la politica? Scorrendo le decine di lanci di agenzia che riportano le reazioni di condanna ai fatti della Valsusa si trovano solo quelle del centrodestra, oltre alle vostre, quelle di Forza Italia e Fratelli d’Italia. Non una del Pd. Solo un momento di distrazione?
“Il Pd ha e ha avuto degli esponenti che a difesa della Tav e contro i No Tav ha fatto battaglie lunghissime e durissime, sopportando costi personali molto pesanti. Penso, su tutti, all’ex senatore Stefano Esposito. Devo, però dire, che il Pd finché al governo con i Cinquestelle c’eravamo noi della Lega aveva la Tav come tema centrale della sua battaglia politica. Poi da quando con i Cinquestelle si sono alleati strutturalmente loro, i dem sono, come dire, molto, molto più cauti sul tema per non irritare i loro alleati. Devono tenerseli buoni e si sa che il mondo No Tav, non mi riferisco alle frange violente, ha come forza politica di riferimento il M5s. Da qui l’imbarazzo del Pd e il suo silenzio anche di fronte a fatti violenti e come tali inaccettabili”.

Tornando al Viminale, serve una linea di maggior fermezza?
“Non voglio sostituirmi alla magistratura e alle forze dell’ordine, come Lega denunciamo che sulla gestione dell’ordine pubblico su una serie di episodi, tanti messi in fila, esiste un problema. Chiediamo al ministro di intervenire con maggior risolutezza”.

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