INTERVISTA

Nessuna sorpresa nell'uovo di Draghi. Molinari consola il "disperato" Salvini

Il leader della Lega dopo aver minacciato fuoco e fiamme esce con un pugno di mosche dall'incontro a Palazzo Chigi sul testo della delega fiscale. Ottimismo misurato: "Il premier si è detto disponibile a trovare una soluzione. Speriamo arrivi dopo Pasqua"

“L’incontro è stato positivo, ma era naturalmente interlocutorio. Adesso incomincerà il lavoro dei tecnici e si vedrà se si riusciranno a superare i nodi che hanno portato alla rottura, da parte del centrodestra, sulla delega fiscale”. Riccardo Molinari è da poco uscito da Palazzo Chigi dove la delegazione del centrodestra ha incontrato il presidente del consiglio Mario Draghi.  All'incontro cui ha partecipato anche il ministro dell'Economia Daniele Franco, c’erano il presidente di NcI Maurizio Lupi, dell'Udc Lorenzo Cesa, il capogruppo di Coraggio Italia Marco Marin, ai capigruppo di Lega e Forza Italia.

Onorevole Molinari, è ottimista sul superamento dei nodi, ovvero su riforma del catasto e sistema duale delle aliquote?
“Dal presidente Draghi c’è stata una disponibilità all’ascolto e l’intenzione di trovare una soluzione. E questo è senza dubbio molto positio. È chiaro che bisogna vedere se si arriverà o meno a una mediazione. Noi siamo convinti e fortemente preoccupati che la riforma del catasto e l’adeguamento a valori di mercato generi un rischio di aumento delle tasse. La mappatura per far emergere i beni fantasma già si può fare e se vogliamo specificare questo aspetto nella legge, siamo d’accordo. Altro è l’adeguamento delle rendite. Un domani qualunque governo potrebbe avere una pistola carica per aumentare le tasse sulla casa”.

Su questo la posizione del centrodestra è chiara e unita. Questa unità l’avete ribadita anche oggi, senza sbavature?
“Assolutamente sì. Anche sulle aliquote non possiamo rischiare di un innalzamento delle tasse sui forfettari, sui canoni sul risparmio. Servono anche in questo caso delle rassicurazioni certe”.

Dopo l’incontro con Draghi quanto rischio c’è ancora una rottura della maggioranza?
“Da parte di Draghi c’è l’intenzione di dare risposta alle nostre richieste. È chiaro che fino a che l’accordo non c’è, alla domanda non posso rispondere. Per noi quello delle tasse sulla casa e sul risparmio è un tema su cui non si può derogare”.

Avete affrontato anche altri temi?
“Si è parlato degli altri dossier caldi, quello della riforma della concorrenza e della giustizia. Risolta la questione fiscale si può trovare la quadra anche sugli altri, su cui pure permangono delle differenze”.

Sulla giustizia Matteo Renzi ha preso una posizione decisa e contraria sulla riforma Cartabia definendola inutile.
“Sulla giustizia si è smarcato Renzi, l’altro giorno sul finanziamento delle spese militari di è smarcato Giuseppe Conte. Non è che il centrodestra è figlio di un dio minore, siamo il cinquanta per cento del governo, quindi caro presidente Draghi, le poniamo questo tema. Abbiamo bloccato la commissione e va trovata una soluzione”.

Arriverà subito dopo Pasqua?
“Ce lo auguriamo, adesso lavoreranno i tecnici e poi siamo d’accordo per un altro incontro all’inizio della prossima settimana”. 

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