VERSO IL VOTO

C'è pure Crosetto ma è il nipote. Fratelli ultimi ma saranno i primi

Alle previsioni della vigilia mancano Locci, Priano e Bertot. Per il resto la pattuglia dei futuri parlamentari di FdI pare blindata: dalla Montaruli a Comba, da Malan a Nastri e Delmastro. Santanchè si presenta pure in Piemonte. Qualche paracadutato da Roma

Gli ultimi saranno i primi. Devono essersi ispirati alla massima evangelica i Fratelli d’Italia arrivati dopo gli alleati di Forza Italia e Lega a recarsi alla Corte d’Appello di Torino per presentare le liste dei candidati alle elezioni politiche del 25 settembre. Il partito di Giorgia Meloni, insomma, non ha avuto fretta nel limare gli elenchi, anche perché a differenza degli altri partner di coalizione hanno dovuto fare quadrare i conti con una messe di posti, nonostante il taglio dei parlamentari. Eppure, nonostante questa condizione favorevole non mancano le sorprese e qualche delusione in chi sperava nell’agognata designazione, a partire da una figura storica della destra nostrana come l’ex vicesindaco di Rivarolo Canavese e parlamentare europeo Fabrizio Bertot per finire con gli ambiziosi alessandrini Emanuele Locci (un figliol prodigo rientrato da poco) e Fabrizio Priano (ex di Forza Italia). Per il resto sono state ampiamente confermate le indiscrezioni della vigilia.

Blindata la pasionaria Augusta Montaruli, piazzata capolista nei due proporzionali della Camera del Piemonte1 e nel collegio uninominale cittadino che comprende i quartieri San Donato, San Paolo e barriera di Milano. Numero due un “paracadutato” cui evidentemente i vertici tengono molto: Marco Perissa, ex presidente di Gioventù Nazionale, le “giovanili” di Fratelli d’Italia, ruolo che ereditò dalla Meloni. Nell’altro uninominale corre l’assessore regionale biellese Elena Chiorino. Mentre Giovanni Crosetto, nipote del più celebre gigante di Marene è collocato al quarto posto nella lista camerale del plurinominale: poco più di un riempitivo insomma.

Nello scorrere le liste balza immediatamente all’occhio il ripetersi spesso degli stessi nomi, segnale evidente che lo schema è quello di portare tutti o quasi in candidati in Parlamento, sfruttando non solo i secondi, ma anche i terzi e quarti posti, negli altri partiti quasi sempre candidature di servizio. Così incominciando dal collegio per il Senato relativo a Torino città i Fratelli schierano l’ex azzurro dalle origini leghiste approdato di recente ai Fratelli, ma dalla lunghissima vita parlamentare con ben sei legislature sul groppone, Lucio Malan seguito da Paola Ambrogio, la consigliera comunale e “allieva” di Agostino Ghiglia, dopo di lei c’è Giorgio Salvitti, dirigente nazionale che arriva da Colleferro nel Lazio, quindi a chiudere Giovanna Pellanda, geometra di Verbania.

Nel collegio senatoriale che raggruppa tutto il resto del Piemonte a guidare la lista c’è la pitonessa Daniela Santanchè che rispolvera i suoi natali cuneesi, ma si presenta anche in un collegio uninominale in Lombardia, mentre al secondo posto torna Malan, seguito anche in questo caso da una doppia candidatura ovvero quella della Ambrogio, per in quarta posizione Ettore Puglisi, già consigliere provinciale di Torino. 

Per quanto riguarda la Camera, nel plurinominale di Torino città capolista, come già detto, sarà Augusta Montaruli, seguita da Marco Perissa, poi l’uscente Monica Ciaburro e Giovanni Crosetto, nipote del più noto Guido che, dicono si prepari per le regionali del 2024. Nel collegio della provincia di Torino viene riproposta come capolista Montaruli, al secondo posto nuovamente Perissa, al terzo la consigliera comunale di Giaveno Immacolata Zurzolo e dopo di lei Giovanni Ravalli, primo escluso alle ultime regionali.

Passando ai due collegi del Piemonte2, quello di Novara-Biella-Vercelli-Vco ha come capolista il coordinatore regionale del partito Fabrizio Comba, poi rispunta Ciaburro, quindi il vercellese Emanuele Pozzolo e l’ex olimpionica di sci Barbara Merlin. Nell’altro collegio, quello che comprende Alessandria, Asti e Cuneo, resta capolista Comba, di nuovo Ciaburro, poi l’alessandrino Enzo Amich (molto sostenuto nella partita delle candidature dal sindaco di Casale Monferrato Federico Riboldi) e Alessandro Barbero, architetto di Savigliano.

Gli uninominali già assegnati nella spartizione con gli alleati, vanno per quanto riguarda il partito della Meloni a Gaetano Nastri (Senato, Novara), Andrea Delmastro (Camera, Biella), Marcello Coppo (Camera, Asti), Ciaburro (Camera, Cuneo), l’assessora Chiorino (Camera, Torino città) e, come già detto, Montaruli nell’altro collegio torinese. 

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