Tre uomini e una grana 

Dicono che... nel Pd alessandrino una questione del genere (letteralmente inteso) fosse tutt’altro che alle viste e, invece, adesso stia rendendo ancor più accidentato il percorso verso le elezioni regionali. C’è un uomo che avanza, ma non nel doppio senso di procedere nella direzione del voto, quanto d’essere in sovrappiù nell’ipotesi della lista.

A fronte dei due posti riservati ai maschi, oltre a quello prenotato e blindato per il consigliere uscente Domenico “Mimmo” Ravetti, l’altro sarebbe al momento conteso almeno da due aspiranti inquilini di Palazzo Lascaris. A provare a scalzare Ravetti, giocando proprio in una parte del suo feudo elettorale e in quella parte più “rossa” della provincia è il sindaco uscente di Ovada, Paolo Lantero, giunto al termine del secondo mandato ma non, almeno nei suoi desiderata, della carriera politica.

Quel posto, però, sarebbe ambìto anche da un altro amministratore di lungo corso, come l’ex assessore di Casale Monferrato Gianni Crisafulli, sostenuto da una buona fetta del Pd mandrogno che intende opporre una figura nota e di peso al centrodestra nella città che vede scendere il campo il sindaco Federico Riboldi, esponente di Fratelli d’Italia in forte ascesa e con l’approdo certo in via Alfieri e un più che probabile posto in giunta.

Chi, tra i due, la spunterà? Ravetti, nella sua proverbiale capacità forlaniana di dire senza dire, è ancor più abbottonatissimo, ma fonti a lui vicine lasciano intendere che prediligerebbe la soluzione Crisafulli per rafforzare un’area più debole, anziché vedersi cannibalizzare preferenze proprio laddove i voti del Pd sono storicamente di più. 

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