VERSO IL VOTO

Vota (un) Crosetto alle Europee.
Il nipote d'Italia scalda i motori

A Torino ha già litigato con mezzo partito e così potrebbe essere spedito a Bruxelles. Manifesto senza nome di battesimo e foto, come alle comunali, e l'equivoco è servito: pensi di votare uno dei ministri più noti e invece scegli il bizzoso (e sgomitante) parente

Promoveatur ut amoveatur. Mai come nel caso di Giovanni Crosetto, nipote d’Italia e capogruppo nella Sala Rossa di Torino, il vecchio detto latino s’attaglia perfettamente. Il suo nome circola da mesi come possibile candidato alle prossime regionali del Piemonte, ma negli ultimi tempi un’ipotesi sista facendo largo tra i federali di Giorgia Meloni: “E se lo mandassimo a Bruxelles?”. Il nome, in fondo, è spendibile in tutte e quattro le regioni della Circoscrizione Nord-Ovest, basta omettere la foto e il nome di battesimo dai manifesti – come aveva già fatto per le amministrative di Torino – e l’equivoco è servito: pensi di votare uno dei ministri più apprezzati dell’attuale governo e invece spedisci in Europa il bizzoso nipotino, che ultimamente ha litigato con mezzo partito e mantiene rapporti tutt’altro che sereni anche con i suoi due compagni di banco nell’aula del Comune, Enzo Liardo e Ferrante De Benedictis, con cui le scaramucce (quando non addirittura aperte polemiche) sono all’ordine del giorno. Scelta definitiva? Per ora si tratta di una ipotesi, “una suggestione” come la definisce qualcuno, ma tutt’altro che campata in aria. Così come era stata una ipotesi la candidatura del ministro Crosetto, ma molto tempo fa e poi archiviata.

In Piemonte FdI deve presentare quattro cinque candidati per le europee. Oltre a Crosetto, se confermato, è certamente in corsa Federica Barbero – moglie di Pier Antonio Invernizzi, uno dei tre fratelli proprietari di Inalpi il colosso lattiero-caseario cuneese che ha appena scucito tre milioni per ribattezzare il Palaolimpico di Torino in Inalpi Arena – e il sindaco di Casale Monferrato Federico Riboldi, che tuttavia ha già fatto sapere di voler correre per Palazzo Lascaris (e come capolista alle comunali della sua città), magari con la prospettiva di un incarico di peso nella prossima giunta di centrodestra.

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