Molinari è un grande direttore

Gentile direttore,
Leggo questo articolo e rimango basita (ma forse neanche troppo): il Cdr de La Repubblica “inorridito” dal recente incarico di direttore dato a Maurizio Molinari, insorge contro il nuovo direttore e dichiara “questa è la fine de La Repubblica”. Considero Molinari uno fra i migliori e ormai pochissimi giornalisti italiani degni di questo nome che, grazie ad una esperienza pluridecennale di corrispondente dall’estero per La Stampa (da New York e da Israele), ha maturato un’esperienza, una competenza e una professionalità di rara caratura, unite a una rara capacità di analisi e sintesi degna di una speciale intelligenza.

Bene, il Comitato di redazione de La Repubblica con altrettanta grettezza e spirito di parrocchietta, degne di un giornalucolo di provincia, sostenuto dalle farneticazioni dell’ormai “squinternato” Scalfari (certo apprezzabile fondatore del giornale ma che ormai dovrebbe capire quanto la sua retorica “farneticante” abbia scassato tutti), e sostenuto probabilmente da quella sinistra più rabbiosetta, astiosetta, circoscritta a conventicole fatte di piccoli rancori, di invidie da pollaio, di luoghi comuni nauseanti decaduti a scadentissime analisi politiche di parte (e quanto piccola parte!), bene questi signori che pensano di essere dei giornalisti si permettono di criticare con rabbiosa ostinazione Maurizio Molinari

 Uno che svetta nella visione del mondo con intelligente equilibrio, uno che interpreta nella loro totalità gli eventi che ci condizionano tutti grazie a raffinate e lineari analisi capaci di farci capire in termini semplici ed essenziali intricatissime problematiche nazionali e mondiali, con il giusto ed equilibrato distacco che connota il vero e grande giornalismo.

Povera Repubblica questo giornale e soprattutto questo Cdr non si meritano proprio un direttore come Maurizio Molinari, che La Repubblica rimanga (finché ce la farà!) un giornaletto provincial/politico dai miserabili orizzonti racchiusi nell’angusto recinto di piccinerie da condominio/pollaio politico della peggiore ignoranza e della più strisciante succubanza a dettami di penosa politica... Nessuno nel “combattente” Cdr si chiede perché La Repubblica sia precipitata in questi anni in caduta libera e catastrofica nelle vendite? Magari porsi la domanda non sarebbe male!

Grazie per l'attenzione

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