Terme, un uomo solo al comando
08:38 Martedì 09 Settembre 2014 0Amministratore unico, azzeramento del cda e via alle procedure di privatizzazione. Questi i piani di Finpiemonte dopo il flop dell’ultimo bando. Secondo indiscrezioni il gruppo Gavio avrebbe nel cassetto un progetto da sottoporre a Chiamparino
Un uomo solo per le Terme di Acqui. Ormai è deciso: spazzare via il cda e affidare a un amministratore unico il governo della partecipata regionale sempre altalenante tra il tracollo e lo sviluppo nel settore della medicina e della riabilitazione con l’auspicato arrivo di imprenditori privati del settore. Il nome uscirà dal cda di FinPiemonte Partecipazioni in programma il prossimo 22 settembre, ma è fin troppo noto che sarà scelto dalla Regione o, meglio, dal Pd. E se da settimane circola quello di Emanuele Rava, ingegnere civile alessandrino, attualmente presidente della casa di riposo Ipab Lercaro di Ovada, molto vicino a Rita Rossa così come al consigliere regionale Valter Ottria, accostare i nome di Rava a quello della guida delle Terme e storcere il naso è un tutt’uno per una parte non marginale dello stesso Pd, anche e non ultimo quello alessandrino.
Mal di pancia in famiglia, insomma, che potrebbero indurre Torino a sgombrare il campo facendo una scelta meno caratterizzata geograficamente e, per quanto possibile, sotto il profilo politico, anche se è dura trovare nell’elenco degli aspiranti chi non sia, come si usa dire, targato. La partita che si gioca sulle terme non è certo facile: il recente bando per la gestione trentennale è andato deserto, il giudizio negativo sul futuro finanziario stilato dall’advisor aveva addirittura bloccato l’approvazione del bilancio e, di conseguenza, la nomina dei nuovi vertici, ora sbloccato con un “patronage” di un anno da parte della stessa FinPiemonte Patecipazioni, azionista di maggioranza. Ma questo non significa che non ci siano, alla finestra, gruppi che mostrano un certo interesse alla gestione, con parametri diversi da quelli inseriti nel bando.
Ancora una volta si ripresenterebbe il quadro che vede da un lato il settore della medicina riabilitativa e dall’altro quello del turismo tout court, con propensione all’investimento immobiliare. Anche di questo si è accennato nell’incontro che qualche giorno fa ha visto allo stesso tavolo, in regione, l’attuale presidente delle Terme Roberto Molina (quota Lega), l’assessore Giuseppina De Santis e lo stesso Sergio Chiamparino. Un incontro teso, a quanto si racconta, tra il Molina e l’assessora con un Chiamparino interessato al dossier portatogli dal presidente delle Terme e determinato, comunque, a risolvere la situazione della governance al più presto. Nel frattempo rumors dalla città termale raccontano di un progetto assai ambizioso e con un investimento previsto di un’ottantina di milioni che sarebbe pronto nei cassetti di una società partecipata dalla Codelfa, ovvero Gruppo Gavio. Anche questo influirà sulla scelta del nuovo amministratore unico delle Terme e sugli eventuali appoggi di cui potrebbe far tesoro chi ambisce ad occupare quella poltrona?