COELUM STELLATUM

Bono parte per il Rally

Di Maio nomina il consigliere regionale "referente" per il Piemonte del tour che punta a portare il M5s al governo del Paese. Ulteriore conferma del ruolo centrale nella gerarchia pentastellata. Se poi spunta la deroga il posto in parlamento è assicurato

È stato due volte candidato alla presidenza della Regione, leader pressoché incontrastato del Movimento 5 stelle in Piemonte, ora per Davide Bono arriva la chiamata a far parte della squadra di Luigi Di Maio. L’aspirante premier dei grillini l’ha scelto quale “referente” regionale del “Rally”, il viaggio che “città dopo città” punta conquistare la guida del Paese. “Come per tutti i grandi traguardi – spiega il vicepresidente della Camera in un post su facebook –, il taglio del nastro non è possibile senza una squadra forte alle spalle in grado di sostenerti ad ogni giro di pista. Allora ci siamo attrezzati e in questi giorni abbiamo incontrato e scelto i referenti regionali per seguire le tappe del Rally delle prossime settimane e della campagna elettorale. A loro spetterà seguire le questioni logistiche, burocratiche e organizzative di questa corsa verso il Governo”.

Arrivato al giro di boa a Palazzo Lascaris, il 37enne Bono secondo le regole del movimento non potrebbe aspirare nel prossimo futuro ad altre candidature: a maggio 2019 non potrà più rientrare nell’Aula di via Alfieri ma neppure correre il prossimo marzo per conquistare uno scranno parlamentare. A meno che non venga concessa la deroga al limite dei due mandati (di questa eventualità se ne discute da tempo tra le alte sfere stellate) e che gli venga consentito di interrompere anticipatamente il ruolo di “portavoce” in Regione. Al momento può contare su una “fedele” pattuglia di deputati e senatori (alcuni sono stati membri del suo staff) che conta di confermare se non addirittura incrementare sovrintendendo, da vero capo politico (o “capobastone” come lo definiscono i detrattori, parecchi di loro siedono in Sala Rossa), alle imminenti “Parlamentarie” e, soprattutto, alla dislocazione dei candidati nei vari collegi uninominali e liste proporzionali.

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