VERSO IL 2019

Scippo olimpico, la Lega promette:
Se vinciamo restituiamo il maltolto

Il Carroccio accusa Chiamparino: sua la colpa se quei 29 milioni finiranno a Roma. "Il centrosinistra ha perso tutti i treni dello sviluppo, compreso quello del post Olimpico, e ora cerca di addossare ad altri la responsabilità della propria cronica incapacità"

“Faremo il possibile affinché quei 29 milioni, in un modo o nell'altro, possano tornare nella disponibilità della nostra Regione”. Parola dei parlamentari torinesi della Lega Alessandro Benvenuto, Gualtiero Caffaratto, Marzia Casolati, Roberta Ferrero ed Elena Maccanti. Come? Non certo imponendo al Governo di stralciare dal maxiemendamento alla manovra di bilancio il dispositivo che ha sottratto i fondi dall’Agenzia Torino 2006. Né, tantomeno, rifiutandosi di votare la fiducia, come provocatoriamente chiesto dal presidente della Regione Sergio Chiamparino. La buttano in politica, come del resto impone il clima pre-elettorale che già si respira in Piemonte.

E proprio il governatore finisce nel mirino degli esponenti del Carroccio. «Lo scippo ai torinesi, e ai piemontesi, lo hanno fatto in questi anni Chiamparino e il centrosinistra, che erano al governo a Roma e in Piemonte. Lamentarsi ora, dopo un’ignavia e una mancanza di progettualità che si trascinano da cinque anni, ci pare davvero insulso: per fortuna è questione di mesi, poi prenderemo in mano la situazione, e cercheremo di rilanciare il Piemonte con progettualità e buon senso». Il bilancio di questi quasi cinque anni di amministrazione è dal loro punto di vista, ovviamente, negativo. «Diciamo per intero le cose come stanno – rilanciano –: la giunta di centrosinistra ha perso tutti i treni dello sviluppo, compreso quello del post Olimpico, e ora cerca di addossare ad altri la responsabilità della propria cronica incapacità, emersa in questi anni in tutti i settori nevralgici del “sistema Piemonte”: dallo sviluppo delle infrastrutture ai trasporti, alla sanità».

Da qui l’impegno: «Come Lega Piemonte faremo certamente il possibile affinché quei 29 milioni, in un modo o nell’altro, possano tornare nella disponibilità della nostra Regione: ma non certo per riconsegnarli alla gestione opaca e priva di progettualità del centrosinistra. Per fortuna ci penseranno i piemontesi, a maggio, ad affidare la guida del Piemonte ad un centro destra a forte “traino” Lega. A quel punto potremo davvero cercare di ripartire, per dare ai piemontesi un futuro di sviluppo, e servizi all’altezza delle loro aspettative». Insomma, per ora il bottino va nelle casse del Governo, ma se vinciamo…

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