Longhi (Pd), il mio viaggio da incubo in treno da Savona a Cuneo

Andare in treno da Savona a Cuneo è "un'odissea". E' quanto si legge in una lettera aperta che Aleandro Longhi, ex senatore del Pd, ha indirizzato al ministro Matteo Salvini e ai vertici delle Regioni Liguria e Piemonte raccontando un "viaggio da incubo", scandito per di più da incidenti e contrattempi, che ha sostenuto lo scorso 1/o ottobre. Dopo avere premesso di risiedere a Genova e di dovere da qualche anno portarsi spesso a Cuneo per ragioni personali, l'ex parlamentare osserva che "se da Genova a Torino ci vogliono circa due ore da Genova a Cuneo ce ne vogliono tre o quattro ore anche se più vicina". "Mi meraviglio che né la Regione Liguria né la Regione Piemonte - commenta - si siano mai poste il problema di un collegamento ferroviario rapido che avvicini Cuneo a Savona e Genova". "Sono partito da Genova Sestri Ponente alle 15.30 con il treno regionale 12396 - è il resoconto della trasferta - e sono arrivato a Savona alle 16.20; alle 16.27 ho preso il regionale veloce 33428 che mi doveva far arrivare a Mondovì alle 17.37; da Mondovì avrei dovuto utilizzare un bus sostitutivo del treno che doveva partire alle 17.52 per farmi arrivare a Fossano alle 18.30; da Fossano avrei dovuto prendere il treno regionale "veloce", si fa per dire, che avrebbe dovuto farmi arrivare finalmente a Cuneo alle 19,06. Era un viaggio da incubo, ma non avevo alternative. Ma è capitato ancor peggio: il regionale veloce per Mondovì è partito in perfetto orario, ma durante il viaggio il personale del treno con molta gentilezza ha informato i viaggiatori che nel treno non vi era nessun wc utilizzabile, pertanto, se qualcuno aveva bisogni corporali, poteva utilizzare i wc della stazione di S. Giuseppe di Cairo. Ripreso il viaggio, in una galleria, il treno si è fermato: dei due motori del treno, uno non funzionava e l'altro non riusciva a trainare il treno in salita. Ogni tanto il treno ripartiva, percorreva alcune decine di metri e poi, nuovamente, si fermava. I viaggiatori sono stati informati che se fosse riuscito a superare la salita, poi il treno avrebbe proseguito in pianura e in discesa: così è stato! Siamo arrivati a Mondovì con oltre un'ora di ritardo. Fortunatamente avevo chiamato perché da Cuneo mi venissero a prendere in macchina, per portarmi a destinazione a Cuneo". "Perché - è la conclusione - le due regioni non si impegnano affinché Cuneo non resti isolata e che abbia trasporti e collegamenti efficaci ed efficienti? Lo chiedo al Presidente Cirio per la Regione Piemonte e ai candidati di centrodestra e di centrosinistra perché si impegnino a sopperire alle carenze che ci sono state con la presidenza Toti". 

print_icon