GLI ELETTI

Onorevoli di buona presenza

Deputati e senatori piemontesi tra i più assidui alle sedute. Fornaro sfiora l'en plein, fatale è stato il "bisognino" durante l'intervento di Sgarbi. Ottime posizioni per tutti i gruppi. Molte missioni per la vicepresidente del Senato Rossomando

Maledetta toilette. Pur assonante con la più citata buvette tra i luoghi cruciali dell’attività parlamentare, ma relegata a una certo qual pudìco silenzio pur nell’ancora più indispensabile compito, finisce con il rivendicare la sua importanza nei momenti che contano.

Durante la scorsa legislatura i bagni di Palazzo Madama vennero invocati da Manuela Repetti, allora senatrice di Forza Italia (che poi abbandonò insieme al compagno di vita e di scranno parlamentare Sandro Bondi), per contestare le accuse di aver fatto la “pianista” inserendo la classica pallina di carta nella fessura delle votazioni. “Repetti dove sei?” gridò quel giorno il capogruppo grillino Lello Ciampolillo. “Ero andata a far pipì” si giustifico, poi, lei.

E nuovamente un’emergenza idrica, secondo più che attendibili fonti parlamentari, ha impedito in questi primi mesi di legislatura, l’en plein di presenze a un vero e proprio recordman in materia qual è l’ex senatore e oggi deputato Federico Fornaro.

“Ha calcolato male i tempi del pit stop”. Scherza un collega di fronte alla classifica di Openpolis e ricordando quella brevissima assenza dall’aula, ma sufficiente a far saltare al parlamentare piemontese e capogruppo di LeU, quel voto e togliergli il cento per cento delle presenze. Tratto in inganno da un intervento di Vittorio Sgarbi che il parlamentare piemontese immaginava protrarsi come al solito a lungo e invece rivelatosi troppo breve e insufficiente per l’andata e ritorno dalla toilette, Fornaro resta comunque il primo deputato piemontese, con il 99,95%, nella classifica generale.

Per trovare un altro eletto in Piemonte, sempre alla Camera, ai primi posti in fatto di presenze bisogna scorrere un po’ l’elenco e imbattersi nel leghista Flavio Gastaldi che ha saltato solo 9 chiamate al voto, poi c’è Monica Ciaburro di FdI, mentre è il grillino Davide Serritella a guidare la classifica redatta analizzando solo gli eletti in Piemonte1, ovvero a Torino e provincia. Qui nessuno può vantare il cento per cento: dopo Serritella con il 98,01 di presenze è un alternarsi tra Lega e Cinquestelle: Gualtiero Caffaratto per il Carroccio, poi i grillini Celeste D’Arrando, Jessica Costanzo, e un altro leghista matricola in Parlamento come Alessandro Giglio Vigna tallonato dalla compagna di partito Elena Maccanti e dal forzista Carlo Giacometto. A ruota il piddino Davide Gariglio. E dopo l’altro dem Stefano Lepri c’è l’azzurra Claudia Porchietto con il 90,16%, cifra di oltre un punto superiore rispetto a quella del coordinatore regionale di Forza Italia Paolo Zangrillo, fratello del medico personale di Berlusconi. Fanalino di coda, ma con una posizione giustificata dal suo ruolo di viceministro al Mef, la grillina Laura Castelli, preceduta da Nicola Fratoianni di LeU. Attorno al 70% delle presenze le piddine Silvia Fregolent e Francesca Bonomo, così come il leader dei Moderati Giacomo Portas.

Tra gli eletti in Piemonte2, ai primi posti nella classifica guidata da Fornaro ci sono i già citati Gastaldi e Ciaburro cui segue un truppone leghista formato da Cristina Patelli, Alberto Luigi Gusmeroli, Lino Pettazzi e Paolo Tiramani. Il primo grillino è Paolo Nicolò Romano con 1917 presenze su 2013. Primo del Pd è l’ossolano Enrico Borghi con il 91,90%. Sta al 78,54% di presenze l’ex ministro, oggi deputato forzista Enrico Costa, mentre il capogruppo della lega Riccardo Molinari risulta aver partecipato a 1440 votazioni.  A chiudere l’elenco il grillino Davide Crippa, anch’egli come la Castelli giustificato dal ruolo di sottosegretario al Mise, preceduto dal piddino pugliese eletto in Piemonte Alberto Losacco (47,34%) e dal più volte parlamentare azzurro Osvaldo Napoli assente in 749 votazioni.

Ma è a Palazzo Madama dove i piemontesi arrivano addirittura in gruppo all’en plein, come fanno i leghisti Giorgio Maria Bergesio, Enrico Montani, Roberta Ferrero, il forzista Massimo Vittorio Berutti, il fratello d’Italia Gaetano Nastri e la pentastellata Elisa Pirro, oltre all’azzurra Virginia Tiraboschi. All’ultimo posto della classifica ristretta al Piemonte è Giovanbattista Fazzolari, preceduto dalla piddina Anna Rossomando, con 406 assenze di cui 190 per missione. Ancora una leghista piemontese sfiora il cento per cento. Come nel caso di Fornaro, a Marzia Casolati è stata fatale una sola assenza a . Anche per lei, come per il recordman (nella passata legislatura) di presenze, ci sarà di mezzo una pausa dalla toilette? Comunque sempre più giustificabile che non alla buvette. 

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