TRAVAGLI DEMOCRATICI

Il Pd di Novara perde la testa

Si dimette il segretario provinciale De Stasio. Una decisione assunta dopo il deludente risultato alle Regionali, ma anche per il crollo della maggioranza renziana. L'Opa di Rossi sul partito: punta su Elena Ferrara. La questione della nuova sede

Dimissioni via whatsapp per il segretario provinciale del Partito Democratico di Novara. Dimissioni definite “inderogabili” e arrivate “dopo una attenta e approfondita verifica della situazione politica provinciale” come ha scritto lo stesso Sergio De Stasio in un messaggio inviato ai coordinatori di circolo e ai membri della segreteria provinciale. La causa delle dimissioni – che sono state formalmente comunicate al presidente dell’assemblea provinciale Luigi Martinoli – è certamente dovuto all’esito non certamente positivo per il Pd delle elezioni regionali, ma soprattutto nel sostanziale venir meno all’interno degli organismi dirigenti della maggioranza che aveva espresso 19 mesi fa la segreteria di De Stasio. Una maggioranza che vedeva insieme le diverse anime dell’area renziana unita alla componente orfiniana, e che ora si è in gran parte dissolta.

Nei mesi scorsi si era registrato un duro scontro tra il segretario e il responsabile dell’organizzazione provinciale, Giuseppe Genoni, che è anche presidente dell’Atc Piemonte Nord. In rapporto difficile, quello tra i due, culminato come hanno raccontato le cronache locali con la decisione di De Stasio di ritirare le deleghe al suo principale collaboratore, reo di aver rilasciato una lunga e “velenosa” intervista ad un giornale cittadino. Una situazione “balcanizzata” che starebbe portando Domenico Rossi, consigliere regionale rieletto e sempre più figura di spicco tra i dem novaresi, a lanciare una vera e propria Opa sul partito, a partire dalla questione della nuova sede per la quale pare abbia investito la fedelissima Emanuela Allegra detta Milù, consigliera provinciale, chiedendole di concedere un locale di proprietà della famiglia. La stessa Allegra che coltiverebbe una non segreta ambizione di candidarsi a sindaco alla prossima tornata elettorale.

“Credo – ha scritto De Stasio nella lettera al presidente – che per il Pd provinciale debba aprirsi necessariamente una nuova fase di confronto, magari attraverso un congresso, nella quale si possa fare definitivamente chiarezza sulle posizioni politiche in campo”. De Stasio, 46 anni originario della provincia di Foggia ma da molti anni residente a Novara, funzionario della Camera di Commercio, è stato uno degli uomini più vicini all’ex sindaco renziano della città Andrea Ballarè, dal quale si era in tempi più recenti allontanato, per entrare nell’orbita dell'allora sottosegretaria al welfare dei governi Renzi e Gentiloni, la borgomanerese Franca Biondelli. Rossi, battuto Augusto Ferrari e con il gruppo dei renziani di Ballarè, Pirovano e soci ormai fuori gioco, ha in mano la golden share del partito e pare intenda puntare per la guida della federazione sull’ex senatrice Elena Ferrara. Ma le manovre sono appena iniziate.

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