FIANCO DESTR

Forza Italia in piazza con Salvini, turando il naso e tappando la bocca

Tra i big azzurri tutti o quasi saranno sabato in piazza San Giovanni a Roma, ma senza nessun entusiasmo: "Non saliamo sul predellino della Lega". I malumori aumentano, molti confidano in un contrordine. Solo Napoli annuncia la sua assenza

“Finirà che Berlusconi cambierà di nuovo idea e i nostri andranno in piazza San Giovanni a sentire il comizio di Salvini in mezzo a quelli di CasaPound”. Una battuta tra l’ironico e l’esasperato di un dirigente di Forza Italia fotografa nel modo più fedele lo stato d’animo di chi si trova tra l’incudine e il martello. “Vorrei ma non posso”. E quanti vorrebbero disertare alla manifestazione promossa dal Capitano in programma sabato in piazza San Giovanni, ma al momento la maggior parte dello stato maggiore azzurro in Piemonte sarà presente, sempre che il Cav. non rinunci all’ultimo momento. A quel punto, sospiro di sollievo e tutti a casa.

Al momento, però, solo il deputato e capogruppo in Sala Rossa Osvaldo Napoli annuncia che non ci sarà “perché torna mia nipote da Boston” è la spiegazione ufficiale. Poi però in una nota mette nero su bianco tutte le sue perplessità: “Come moderato e liberale segnalo l’assoluta inopportunità per Forza Italia di trovarsi in una piazza che non è mai stata nella nostra storia e non può essere nel nostro futuro”. C'è chi dice che sia da tempo con le valigie in mano, in attesa di un cenno da Mara Carfagna, che non a caso ha invitato il suo partito “a riflettere sulla partecipazione a una manifestazione che sta assumendo una connotazione ben distante dalle nostre radici liberali, moderate, riformiste”. Solo malelingue? Da Roma anche Renato Brunetta ha annunciato la sua assenza e chissà che altri non siano sul punto di disertare. Il mal di pancia in Forza Italia sta diventando una gastrite e anche tra coloro che parteciperanno alla kermesse lo stato d’animo è cupo. Il senatore Lucio Malan, che al fianco di Berlusconi ha attraversato gli anni dalla seconda alla terza repubblica, per far capire come la pensa pubblica sul proprio sito i versi della band Zetazeroalfa di Gianluca Iannone, che accidentalmente è anche il leader di CasaPound: “Francamente ne viene fuori un quadro inquietante” dice il vicecapogruppo a palazzo Madama.

Il tema non è solo contro chi ma anche con chi si scende in piazza. E se il giudizio negativo sull’operato del governo è unanime, l’allargamento del centrodestra a forze estremiste provoca più di una perplessità. “Noi siamo un’altra cosa” dicono i deputati e consiglieri regionali azzurri rigorosamente sotto anonimato. Tutti sperano che le pressioni nei confronti di Berlusconi sortiscano l’effetto desiderato e lo portino a disertare, ma finché lui conferma la sua presenza sarà difficile trovare scuse. Presenti anche i deputati Claudia Porchietto e Carlo Giacometto. Manifesta qualche imbarazzo Gilberto Pichetto, il quale pur professando massima fedeltà alla linea del partito non per questo tradisce igli antichi valori repubblicani e liberali: “È chiaro che anche io con gli estremisti non ho niente a che fare – è la premessa – però penso siano gli attori a caratterizzare un teatro e non gli spettatori. Se poi il regista deciderà di far diventare protagonisti anche quelli tra il pubblico è bene che faccia attenzione”. Se il gruppo dirigente si lacera e mal sopporta l’idea di un predellino salviniano, nella base c’è chi ha chiesto di partecipare ed è per questo che pure Forza Italia si è ritrovata a organizzare due pullman da Torino. Altro motivo per cui ormai tirarsi indietro è impossibile.  

Chi invece senza fare troppi distinguo ha già annunciato la sua presenza, ben prima che il Cav sciogliesse la riserva, è Alberto Cirio: “Il centrodestra deve far vedere che siamo qualcosa di diverso. Dobbiamo essere uniti e lavorare per dare al Paese una prospettiva di buon governo. Io andrò in piazza il 19 ottobre a Roma, perché è importante lavorare bene per Forza Italia e per una coalizione unita” ha detto il governatore, considerato tra i big azzurri uno dei più vicini alla Lega.

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