POLEMICA

"Sanità in mano ai ras della Lega"

Il centrodestra in Piemonte litiga sulla spartizione dei posti nelle Asl e il Pd attacca: "Soprattutto in un momento come questo dovrebbero contare autonomia e autorevolezza, non appartenenza politica", afferma il vicepresidente Rossi che fa appello al governatore Cirio

“Le politiche sanitarie non possono diventare esercizi di potere condotti da pochi capibastone politici”. Dopo giorni di tira e molla, discussioni, ultimatum e minacce all’interno della Lega, ora interviene anche il Pd per chiedere di porre fine allo “spettacolo indecoroso cui stiamo assistendo”. Ad alzare la voce è il consigliere regionale Domenico Rossi, la questione è quella arcinota relativa al valzer dei direttori generali e commissari delle Asl piemontesi, attorno alla quale si stanno consumando duelli senza esclusioni di colpi, “ruoli strategici, tanto più in questo momento storico di emergenza sanitaria” e con una possibile seconda ondata di Covid all’orizzonte.

Nell’ultima riunione di giunta è stato nominato Luigi Vercellino nuovo commissario dell’Asl To4 e stabilito, pur senza ancora l’atto ufficiale, il trasferimento della dottoressa Chiara Serpieri dall’Asl di Vercelli a quella di Biella, dopo lo scontro durato mesi con il deputato leghista e sindaco di Borgosesia Paolo Tiramani, che assieme ad alcuni colleghi della zona ha espresso giudizi ben poco lusinghieri nei confronti della manager nata a Napoli e poi formatasi tra Roma e Milano. È notizia dei giorni scorsi l’ultimatum di Tiramani all’assessore alla Sanità (e compagno di partito) Luigi Icardi perché venisse rimossa la Serpieri senza ulteriori indugi. “La vicenda relativa allo spostamento (per ora!) della direttrice dell’Asl di Vercelli a quella di Biella è una partita politica tutta interna al Carroccio – prosegue Rossi, che è anche vicepresidente della Commissione Sanità –. Il problema è che mentre i leghisti litigano non si pensa al bene dei cittadini. È una logica che va fermata, ci aspettiamo maggiore responsabilità da parte del presidente Alberto Cirio e dell’assessore Icardi: ascoltino i territori, in particolare i sindaci, non solo quelli dei loro partiti, ma poi prendano una decisione. Per i ruoli che ricoprono i vertici delle aziende sanitarie, servono autonomia e autorevolezza”.