Covid: movida del sabato a Torino, controlli e trasgressori

La presenza numerosa delle forze dell'ordine ai lati della piazza è ormai diventata abitudine e i frequentatori della movida sembra non facciano caso neanche alle pattuglie che passeggiano sotto il porticato. La grande piazza Vittorio Veneto, che si affaccia sul Po e sulla collina di Torino, questo sabato notte non è la stessa: meno persone nei locali, pochi assembramenti. Le regole anti Covid vengono rispettate, come spiegano da un locale tra i più amanti dal popolo della notte per i suoi zuccherini alcolici, specialità della casa: "C'è la convinzione che chi frequenta la movida sia un idiota che pensa solo ad ubriacarsi e rovinare la vita alle persone - dicono - la gente invece capisce la situazione e il Covid fa paura. C’è molta attenzione nel rispettare le regole". "Tanto tra un po' chiudono tutto e staremo nuovamente in lockdown", sentenzia Claudia, cliente di 30 anni. Non tutto il popolo della notte sembra essersi arreso. Non solo in piazza Santa Giulia, dove i giovani restano a bere e a parlare ben oltre la chiusura dei locali. Una decina di giovanissimi, passata da poco la mezzanotte, trasformano in locale all'aperto la 'collinetta' dei giardini Cavour. Bevono e non solo. Un angolo nascosto dalle luci della movida, dove le regole anti Covid non sono rispettate. 

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