EMERGENZA IN CORSIA

Crescono meno i ricoveri, ma resta lo spettro del crash

Negli ultimi tre giorni progressiva riduzione degli accessi. Rimane alto il rischio di saturazione. Appello di Fornaro (Leu): "Le Asl dialoghino di più con i sindaci". E sull'annunciata stretta di Cirio invita a "tenere la barra dritta ed evitare messaggi schizofrenici"

“Credo che la Regione farebbe bene a incaricare le Asl di costituire dei comitati di crisi coinvolgendo i sindaci. Mai come in questo momento, sempre nel rispetto dei ruoli, è necessario coinvolgere nell’azione contro il virus e nella gestione dell’emergenza il territorio, partendo dagli amministratori locali che conoscono come nessun altre le problematiche e le potenzialità, non tralasciando ovviamente il volontariato”. Federico Fornaro, capogruppo di LeU alla Camera e parlamentare piemontese spiega che la sua proposta è “un suggerimento in un contesto in cui le polemiche devono lasciare il posto – appunto – alle proposte”. Lo fa nel giorno in cui, lui che studia i dati della pandemia con un occhio particolare sulla sua regione, guarda a quei ricoveri il cui aumento l’ultimo bollettino vede fermarsi a 43, segnando un calo rispetto a mercoledì quando l’incremento di pazienti negli ospedali era stato di 75, riducendosi a sua volta di 100 rispetto al giorno precedente.

“Una frenata sulla velocità di aumento dei ricoveri è visibile. Siamo passati negli ultimi tre giorni dal 3,89%, all’1,59 fino allo 0,90%, sono dati da leggere positivamente, ma questo – avverte il parlamentare – non deve far abbassare assolutamente la guardia. Guai a non tenere ben presente quale sia la situazione negli ospedali e come ancora troppo alti siano i contagi. Un riduzione della velocità dell’aumento non significa che la crescita non ci sia. Certo è un segnale da leggere come una possibilità meno lontana rispetto ad alcuni giorni fa di poter evitare una totale saturazione degli ospedali alla fine di questa settimana come si è giustamente temuto”. 

Giorni preziosi per aumentare i posti letto con l’ospedale in costruzione nel padiglione di Torino Esposizioni e avviare l’utilizzo in maniera diffusa sul tutto il territorio dei Covid Hotel, soluzione che Fornaro definisce “ottima, così come la scelta di adottare il protocollo di cure domiciliari Covi a Casa”. A fronte del varo di due iniziative positive, il parlamentare alessandrino indica “ancora criticità su cui è necessario intervenire, come nel caso dei tracciamenti e del processo relativo ai tamponi, su cui ci sono ancora troppi ritardi e disagi che, oltre che a pesare sui cittadini impediscono di affrontare nella maniera dovuta la cruciale opera di prevenzione”. E se quello dei contagi e dei ricoveri “è un treno che corre ancora troppo veloce”, Fornaro pone l’attenzione su un aspetto preoccupante: “Senza generalizzare, ma ci sono più segnali che dovrebbero indurre a verificare se in tutti gli ospedali sono stati adottato severi percorsi differenziati per pazienti Covid e non Covid. L’aumento di contagi tra il personale e i casi di pazienti ricoverati negativi e poi, purtroppo, deceduti dopo aver contratto il virus devono portare a verificare accuratamente l’esistenza dei percorsi e la riduzione il più possibile dell’area grigia, ovvero quella dove possono trovarsi pazienti negativi e positivi”.

Si riduce lievemente anche la rapidità di crescita dei posti in terapia intensiva, ieri quelli occupati da pazienti Covid erano 8 in più rispetto a mercoledì, “ma il fatto che siamo all’inizio della seconda ondata e ci attendono mesi in cui le condizioni climatiche non aiutano e si profila l’arrivo dell’influenza, va considerata la pressione cui è sottoposto il personale sanitario”, osserva Fornaro che non risparmia critiche alla decisione di sospendere le ferie per medici, infermieri e Oss. “Non è certo il momento per strumenti punitivi. La carenza del personale è un problema che va affrontato, ma non con questi provvedimenti”. 

E anche sull’annunciata stretta che il governatore Alberto Cirio potrebbe comunicare già questa sera, il deputato evita lo scontro diretto, limitandosi a richiamare a “tenere tutti la barra dritta, improntata alla massima precauzione, evitando messaggi schizofrenici che non fanno altro che provocare confusione tra i cittadini”. Chiaro il riferimento a al “passaggio in pochi giorni dalle dichiarazioni dell’assessore regionale Andrea Tronzano che ha definito la Zona Rossa un atto da dittatura comunista, all’intenzione di Cirio di addirittura rafforzarla con provvedimenti ancora più restrittivi. Non è il momento per le polemiche e lo scontro politico, adesso ai cittadini bisogna dare messaggi chiari, coerenti e di verità”.

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