Covid: Api, attesi immediati rimborsi per Rsa

"Il blocco dei rimborsi e delle convenzioni sta mettendo a rischio l'occupazione nelle Rsa e la capacità di fornire assistenza alle fasce deboli della popolazione, persone anziane spesso non autosufficienti". Lo dice Michele Colaci, vicepresidente vicario di Confapi Sanità e consigliere di Api Sanità Torino. Proprio su questi aspetti, che stanno mettendo alla prova la tenuta del settore, si sono confrontati questa mattina Colaci e l'assessore alla Sanità regionale Luigi Icardi. "È stata un'interlocuzione positiva con possibili risvolti operativi. L'assessore ha dato la disponibilità affinché le questioni dirimenti per le Rsa, sollecitate dalla nostra associazione, possano essere deliberate dalla Giunta regionale entro l'inizio della prossima settimana", aggiunge Colaci. "Le strutture socio-sanitarie sono al collasso. Circa i rimborsi relativi ai Dpi avevamo ottenuto a novembre una Delibera della Giunta regionale che prevedeva parziali rimborsi alle strutture per le spese sostenute per l'emergenza Covid-19. La Regione, evidentemente per ampliare la platea dei beneficiari e delle spese rimborsabili, ha deciso di annullare la Delibera, proponendo un disegno di legge. Il risultato è che ancora oggi tutto è bloccato nelle secche legislative e negli uffici regionali. Negli ultimi tre mesi, gli ingressi nelle Rsa in convenzione hanno registrato un notevole rallentamento. Il tasso medio di occupazione è ridotto al 70%". Per Colaci la prospettiva è allarmante. "Se la Regione non provvederà in tempi rapidi a ripristinare gli accessi in convenzione e non delibererà i rimborsi, con la fine del blocco dei licenziamenti, il 20% del personale rischierà il posto di lavoro".

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