BANCHI DI NEBBIA

Chiudere le scuole è una sconfitta

Non solo famiglie e studenti, anche la politica contro la nuova stretta che si annuncia in Piemonte. Magliano (Moderati): "Le aule sono i luoghi più controllati che abbiamo"

Le famiglie sono sul piede di guerra, gli studenti hanno già annunciato che da lunedì seguiranno le lezioni da piazza Castello per protestare contro la didattica a distanza. È passato un anno dal primo lockdown e siamo ancora al punto di partenza: chiudere le scuole per evitare che un’altra ondata di Covid porti a un nuovo collasso il sistema ospedaliero. Ma è possibile che non si siano individuare delle alternative?

“Le classi scolastiche sono ambienti sicuri e controllati: le istituzioni si preoccupino piuttosto di prevenire situazioni a rischio nelle fasce orarie non scolastiche” è l’attacco di Silvio Magliano, capogruppo dei Moderati a Palazzo Lascaris e in Sala Rossa. “Abbiamo visto tutti gli assembramenti incontrollati in strade, piazze, aree verdi e parchi cittadini – prosegue Magliano –. È proprio la scuola, in questa fase, il contesto più sicuro, nel quale la corretta applicazione di tutte le misure di sicurezza può essere garantita e controllata. Le istituzioni smettano, dunque, di chiedere la chiusura delle scuole e garantiscano, piuttosto, un più efficace controllo nei contesti e negli orari non scolastici. Non è impedendo la normale didattica in presenza che si limita il contagio”.

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