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Vicesindaco no vax associa il vaccino ai campi di sterminio 

L'amministratore comunale e assessore alla cultura di Bistagno posta un fotomontaggio della terrificante scritta all'ingresso di Auschwitz. Fornaro (LeU): "Si dimetta o il sindaco lo destituisca"

Il vaccino contro le idiozie non lo inventeranno mai. Ma anche semmai dovesse capitare c’è da scommettere che Riccardo Blengio, vicesindaco del piccolo paese di Bistagno nell’Alessandrino verso la Langa, non cambierebbe idea sul suo rifiuto che fa dell’amministratore locale di destra (pur essendo eletto in una lista civica) un fiero no vax. Tanto convinto della sua posizione rispetto all’immunizzazione e dalla missione di diffondere la scempiaggine da aver valicato ogni limite.

Sulla sua pagina Facebook ha pubblicato un fotomontaggio in cui la terrificante scritta all’ingresso del campo di sterminio di Auschwitz, Arbei macht frei (il lavoro rende liberi) viene sostituita da “Il vaccino rende liberi”. Il vicesindaco che è pure assessore alla Cultura, poveri noi, dopo la pioggia di reazioni a quell’inqualificabile immagine ha cancellato il post. Non prima di aver rivendicato il suo rifiuto a porgere la spalla. Magari più propenso a tendere il braccio.

“Postare immagini come queste è incompatibile con il ruolo di amministratore pubblico – scrive in una nota il capogruppo alla Camera di LeUFederico Fornaro – Quel fotomontaggo indegno, è un’iffesa alla memoria dell’Olocausto e alimenta un clima negativo verso i vaccini”. Fornaro auspica le dimissioni del vicesindaco o, in caso non lo faccia, “il sindaco gli tolga le deleghe”. 

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