UN CALCIO ALLA POLITICA

Porta jella il Toro club Montecitorio, debutto con sconfitta per i tifosi vip

Presentata per la formazione degli onorevoli ultras granata a poche ore dalla débâcle con il Venezia. Ad accogliere il presidente Cairo c'erano (quasi) tutti: dall'ala sinistra Fornaro a quella destra Montaruli, dai piddini Borghi e Gariglio al berluscones Giacometto

Sembrava un po’ Il presidente del Borgorosso footbal club con Alberto Sordi, l’altra sera. Che poi dopo le larghissime intese del Governo Draghi, immaginarseli tutti sul torpedone, bandiere e trombette, mica ci vuole tanto. Mai visto Urbano Cairo insieme a tanti politici come sabato sera. Lui, della cui discesa in campo si è parlato mille volte, raggiante. Loro, stretti al presidente divisi nelle appartenenze, uniti nella fede granata. Istituzionalizzata addirittura, nel Toro Club Montecitorio.

Formazione assolutamente eterogenea, dall’ala sinistra con Federico Fornaro, un lontano passato da portiere e un presente da capogruppo di LeU alla destra con la meloniana Augusta Montaruli, passando per tutte le forze politiche in campo la componente piemontese granata alla Camera è a dir poco corposa. E, salvo qualche assenza giustificata, come quella della piddina Francesca Bonomo, c’era tutta a sperare e poi soffrire contro il Venezia. “Debutto amaro del Toro Club”, ammette il dem Enrico Borghi dopo aver ripetuto come un mantra scaramantico, lui componente del Copasir ed esperto di intelligence, il bondiano (da James, non Sandro) Mai dire mai.

Tutti rigorosamente paganti (a vedere la faccia di Urbanetto e il suo proverbiale braccino corto di fronte alla parola "gratis"), puntuale come un treno è arrivato allo stadio l’altro piddino Davide Gariglio, sugli spalti insieme alla leghista Cristina Patelli e all’azzurro Carlo Giacometto in conflitto d’interesse in quanto consigliere del ministro veneziano Renato Brunetta. E poi ancora un leghista, Cesare Pianasso, la Sorella d'Italia Monica Ciaburro e l'ex grillina ora Alternatva C'é Jessica Costanzo, mentre tra i granata dello stesso partito non si sono presentati all’appello Alessandro Giglio Vigna, Lino Pettazzi e Laura Ravetto. Chissà dov’erano il leader dei Moderati Mimmo Portas e la totiana Daniela Ruffino. In compenso c’era l’ex sottosegretario alla Giustizia Andrea Giorgis, sinistra Pd. “Ma lui è un imbucato – avvertono i granata prendendo il Toro per le corna – è un noto gobbo”.    

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