VERSO IL VOTO

Regionali tra supposte e pasticche. Candidati alla corte di Federfarma

Mentre la pentastellata Disabato fa i salamelecchi ai farmacisti, incassando tanti complimenti, il numero uno nazionale Cossolo si apparta con il governatore Cirio. Il presidente dell'Ordine Giaccone cerca disperatamente la rielezione a Palazzo Lascaris

Fa un salto in farmacia ma è in forma Sarah Disabato, la candidata 5 Stelle alla presidenza della Regione Piemonte. Tutta sorrisi e strette di mano per blandire gli iscritti (e accalappiarne i voti) di Federfarma. Riceve i complimenti del presidente nazionale Marco Cossolo: “Mi ha convinto subito perché la prima cosa che mi ha chiesto era se aveamo un documento delle nostre proposte”. Si spertica in lodi pure per la senatrice Elisa Pirro, che nella scorsa legislatura si occupava di sanità e aveva proposto un emendamento, poi scartato, per rendere obbligatoria la quota maggioritaria in mano a dei professionisti nelle società che gestiscono farmacie. Un provvedimento fatto saltatare da “poteri forti”, additando Maria Elena Boschi e Graziano Delrio come i “colpevoli”.

Poi tocca a Pirro e Disabato e comincia la sviolinata per le Croci verdi, “un faro per fragili e anziani nei piccoli centri”, “da valorizzare di più” anche perché affiancano il Sistema sanitario nazionale e “le sue carenze”. Disabato insiste sul potenziamento della farmacia dei servizi, ricorda lo sforzo fatto dalla categoria durante il Covid. Applausi e veloci saluti, anche perché Cossolo, appena la candidata 5 Stelle scende dal palco, toglie il disturbo mentre prende la parola Marco Allegretti, ormai l’ombra di Disabato in questa campagna

Sembra avere fretta Cossolo, ma in realtà non va lontano. Esce dall’auditorium ma resta nel palazzo, dove avrà un incontro privato col governatore del Piemonte Alberto Cirio, che si è ritagliato qualche minuto nella sua fittissima agenda per portargli un saluto. In sala restano la presidente di Federfarma Torino Enrica Targhetta e Davide Cocirio, l’amministratore delegato delle Farmacie comunali, che negli ultimi anni lasciano sempre un bel gruzzoletto di dividendi al Comune di Torino.

A fargli compagnia e presentare tutti c’è il presidente dell’Ordine dei farmacisti di Torino Mario Giaccone, consigliere piemontese uscente col centrosinistra, a caccia della riconferma. Disabato lo saluta per primo dal palco e se lo liscia ben bene: “Il suo apporto e anche i suoi consigli sono stati fondamentali, per me è stato un punto di riferimento”. Cossolo pensa già a un altro incontro dopo le elezioni, Disabato ci conta: “Spero dai banchi della maggioranza, ma anche dai banchi della minoranza l’attenzione al tema non è mancato, anche grazie al nostro collega”, ancora Giaccone, che per poco non arrossisce. Sulla sanità litigherà anche centrosinistra, ma sulle farmacie sembra andarci a braccetto.

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