CITTÀ DELLA SALUTE TORINO, SINDACATI IN PROTESTA PER IL MANCATO AUMENTO

I medici che lavorano negli ospedali piemontesi hanno visto aumentare la remunerazione oraria per le prestazioni aggiuntive, finalizzate alla riduzione delle liste d’attesa, da 80 a 100 euro lordi, ma questo non è successo per quelli che lavorano alla Città della salute di Torino, che continuano a percepire 20 euro in meno dei colleghi.

Ai primi di maggio, infatti, con un provvedimento della precedente giunta era stato siglato un accordo con i sindacati dei medici per aumentare la remunerazione delle prestazioni aggiuntive a 100 euro lordi l’ora. Un provvedimento che però non è entrato in vigore alla Città della salute, scatenando le proteste dei sindacati. “Nonostante le nostre ripetute sollecitazioni”, si legge in una nota del sindacato Cimo, “la direzione aziendale persevera nel proporre le prestazioni aggiuntive a 80 euro, anziché 100, mentre tutte le altre aziende del Piemonte si sono adeguate”. Il sindacato, insieme alle altre sigle, si rivolge al governatore del Piemonte Alberto Cirio e all’assessore alla Sanità Federico Riboldi.

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