Carceri: Cuneo, agente ferito da detenuto

Un agente di polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Cuneo è rimasto ferito dopo essere stato colpito da una pesante porta scagliata da un detenuto. Il recluso era in attesa di essere autorizzato ad andare insieme agli altri nel cortile dei passeggi. L'agente - che ha dovuto essere medicato al pronto soccorso dell'ospedale cittadino - si stava occupando della pratica. Vicente Santilli, segretario regionale del sindacato di polizia penitenziaria Sappe, afferma che "la vicenda ripropone nuovamente le difficoltà in cui versa il sistema penitenziario piemontese". "Purtroppo per lui - osserva il segretario generale del sindacato, Donato Capece - il collega ferito appartiene al Corpo di Polizia Penitenziaria e quindi si dovrà 'accontentare' della solidarietà e vicinanza del Sappe. Per lui, infatti, come è successo per la quasi totalità dei Baschi Azzurri vittime nel 2023 di 1.760 casi di violenza da parte di detenuti e dei 1.700 aggrediti in questi mesi del 2024, immagino che non ci saranno attestazioni di vicinanza e solidarietà da parte dei presidenti di Camera e Senato Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa, dei Ministri di Difesa e Interno Guido Crosetto e Matteo Piantedosi, di sindaci e presidenti di regione, di parlamentari e politici vari, come avvenuto recentemente in un analogo caso di aggressione ad un milite dell'Arma a Locorotondo. Ma neppure da parte del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, del Viceministro Francesco Paolo Sisto, dei sottosegretari Andrea Delmastro Delle Vedove e Andrea Ostellari, dei Capi Dipartimento di Amministrazione Penitenziaria e Giustizia minorile Giovanni Russo e Antonio Sangermano, di Provveditori regionali, di Prefetti e persino del loro stesso direttore del carcere". 

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