Fornero: “Non mi candido”
15:39 Lunedì 15 Gennaio 2018 8Mentre molti dichiarano di voler abolire la sua riforma pensionistica, l'ex ministro si tira fuori dalla bagarre elettorale: "Il mio nome non ci sarà". Conferma però il sostegno alla lista europeista della radicale Bonino
“Non ho nessuna intenzione di candidarmi nella lista di Emma Bonino”. L’ex ministro Elsa Fornero, sentita telefonicamente dallo Spiffero, è tranchant sulle voci di un suo possibile impegno in prima persona per quella formazione, +Europa, che nei giorni scorsi ha dichiarato di voler sostenere. Un intento che nel breve colloquio conferma: “A oggi intendo votare e appoggiare la lista della Bonino”, premurandosi di ribadire con tono pacato ma fermissimo, “il mio nome non ci sarà”.
Così evapora una suggestione circolata in queste ore negli ambienti democratici, tra gli scongiuri di chi temeva un’ulteriore emorragia di elettori causata da colei che è diventata, suo malgrado, l’icona delle politiche lacrime e sangue del governo del loden guidato da Mario Monti. È suo il nome sotto quella controversa riforma delle pensioni, che molòti dichiarano di voler cancellare - da Matteo Salvini a Luigi Di Maio – senza spiegare con quali risorse. Una legge che di fatto ha salvato le disastrate casse del Paese e consentito all’Italia di tirare il fiato sui mercati, trasformandosi nella carta di credito che il governo spese in Europa per scongiurare il default. Insomma una legge che tutti osteggiano ma che, verosimilmente, nessuno sarà in grado di modificare, almeno nel suo impianto generale.
In una recente intervista la Fornero aveva annunciato il suo orientamento verso la lista europeista d’ispirazione radicale. Di Emma Bonino disse: “Mi sembra l'unica presenza in questa tornata elettorale che abbia una visione internazionale dell'Italia. Lei all'interno di una coalizione allargata sarebbe il Governo di cui il Paese ha bisogno”. In quell’occasione la professoressa tornò anche sulla sbandierata abolizione della legge che porta il suo nome: “E’ un inganno – dice -. Si parla di cose buttate nel dibattito la cui concreta possibilità è vicina allo zero. Il segretario della Lega gioca in maniera disinvolta con le parole, neanche lui ci crede che sarà possibile abolire la legge, mettendosi insieme a Berlusconi mette le mani avanti. Potranno fare qualche piccolo aggiustamento, ma abolirla non è possibile. Non è solo una questione di conti, è una questione di economia reale”.
Prima di essere ministro Elsa Fornero fu tra i protagonisti di una delle stagioni più innovative della politica torinese, quella che portò Valentino Castellani al piano nobile di Palazzo Civico. In quegli anni lei sedeva in Consiglio comunale, eletta con la lista civica Alleanza per Torino e sedeva accanto a un giovane Silvio Viale, che in quegli anni militava ancora nel movimento ambientalista, prima di approdare nei Radicali. Nel 1993 nella stessa formazione furono candidati ed eletti due esponenti radicali, Carmelo Palma ed Emilia Rossi. Palma è attualmente il braccio destro di Benedetto Della Vedova.