Regione, “bandi illegittimi”

Riflettori puntati sul rinnovo dei cda di Eurofidi e Sit, controllate da Finpiemonte. Il consigliere provinciale Rabellino denuncia: "Mancano i criteri di selezione, elusa la legge"

I bandi della Regione Piemonte sono illegittimi. Violano le norme specifiche in materia di trasparenza dell’attività amministrativa. Sotto accusa è la procedura per il rinnovo dei Consigli di amministrazione di Sit Srl ed Eurofidi Spa, due società controllate da Finpiemonte Partecipazioni e quindi, in modo indiretto, da piazza Castello, che ne detiene l’82,9% delle quote. Il bando – pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione. numero 9 del 1 marzo 2012 - non specifica quali siano i requisiti minimi dei candidati e i criteri da seguire per l’individuazione dei prescelti. Insomma, è la vittoria del libero arbitrio. I curricula? Inutile neanche presentarli, non sono vincolanti.

 

A denunciare questa anomala situazione, che peraltro non risulta proprio un'eccezione (si veda l'ultimo bando per i sei federali della Sanità) è il capogruppo della Lega Padana in Provincia Renzo Rabellino. Palazzo Cisterna ha una quota azionaria, seppur fortemente di minoranza, all’interno della finanziaria piemontese, pertanto il consigliere sollecita l'amministrazione di via Maria Vittoria a controllare con scrupolo le scelte. Anche perché i fatti singolari legati al rinnovo dei cda dei due enti, non finiscono qui. Il bando prevede, infatti, che la Regione, attraverso Finpiemonte Partecipazioni, provveda per Eurofidi a designare un numero di consiglieri da tre a sei, mentre, per Sit, quattro. Indicazioni in netto contrasto con la legge regionale – art. 5 comma 1 della L.R. numero 2 dell’8 febbraio 2010 - secondo la quale la Regione non può indicare più di tre membri nei consigli di amministrazione delle società da essa partecipate anche in modo indiretto.

 

Per questo, dunque, il bando risulterebbe illegittimo e sarebbe la testimonianza dello stato confusionale nel quale versa la Regione, alle prese con la grande abbuffata di nomine, dalle Federazioni Sanitarie alle partecipate, appunto. Senza vincoli. La politica è pronta a fagocitare tutto ciò che c’è sul tavolo.

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