LAVORO & OCCUPAZIONE

Italiaonline, lavoratori inseguono Di Maio: "Pronti a bloccare Torino"

I dipendenti vogliono incontrare domani il neo ministro del Lavoro, “ovunque si trovi”. La presenza del leader grillino è annunciata per una riunione con la sindaca e la maggioranza sulle Olimpiadi. Anche gli addetti del Salone del Libro chiedono udienza

I lavoratori della sede di Torino di Italiaonline faranno un presidio domani davanti alla Prefettura, ore 18, e cercheranno di incontrare il vicepremier Luigi Di Maio, la cui presenza è prevista in città, “ovunque si trovi". Lo hanno deciso nell'assemblea che si è svolta oggi presso la sede della Cgil. “Andremo avanti con la lotta con più forza che mai. Bloccheremo la città”, dicono i lavoratori che oggi parteciperanno alle 15 a un presidio davanti alla sede di corso Mortara e attraverseranno poi in corteo la città. Anche domenica saranno in presidio in centro e partiranno con i pullman per Roma alle 23 dalla sede di Torino di Italiaonline. I lavoratori consegneranno al ministro Di Maio una lettera in cui gli ricordano che il 3 luglio potrebbero ricevere la lettera di licenziamento. “Siamo alla fine di questa paradossale vicenda - dicono rivolgendosi al ministro – l’ultimo incontro si terrà al Ministero del Lavoro lunedì 2 luglio. Le chiediamo di essere presente e di dare gamba alla buona politica scongiurando questo finale dissennato”.

Si annuncia un pomeriggio piuttosto impegnato, quello di domani, per il capo dei Cinquestelle e titolare del dicastero del Lavoro nel governo gialloverde. Atteso in città per le note beghe interne relative alle Olimpiadi, anche i dipendenti della Fondazione per il libro hanno chiesto alla sindaca Chiara Appendino di farsi promotrice di un incontro. Da lunedì 2 luglio i dipendenti in distacco sono posti in sospensione di contratto a tempo indeterminato – ricordano nella lettera indirizzata alla prima cittadina – senza stipendio né versamenti previdenziali e senza alcun ragionevole termine temporale di risoluzione dell’impasse. Auspichiamo che si possano individuare attività che consentano, nell’immediato, di impegnare il personale sospeso, e che si indichino a breve, secondo i termini di legge, i bandi che consentano ai lavoratori della Fondazione una certa, completa e stabile ricollocazione così come più volte pubblicamente ribadito in questi mesi”. “Siamo fiduciosi che l'incontro possa contribuire a individuare la migliore soluzione per il futuro dei lavoratori e del Salone stesso, al quale hanno legato il loro impegno e la loro passione”, concludono i lavoratori.

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